venerdì 27 febbraio 2015

L'Italia delle falsità...

CONTI CHE NON TORNANO.

SUI DERIVATI IL TESORO STA PERDENDO IL 30%, OLTRE 42 MILIARDI,

MA NON FA CHIAREZZA IN PARLAMENTO.

LA SCUSA È CHE NON SI VUOLE AVVANTAGGIARE LA SPECULAZIONE…

Superbonus: “Il Tesoro dimentica volontariamente che fondi d’investimento e banche d’affari sono piene di ex direttori generali del Tesoro, quindi l’assurdo è che mentre le banche conoscono le nostre posizioni in derivati, il Parlamento italiano non le può sapere”...

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Intanto nei sondaggi Renzi cresce (?), ma in quest’Italia dove niente va, diventa normale ciò che non lo è: abbiamo un debito pubblico che potrebbe affondarci anche domani mattina, una disoccupazione che aumenta e le prese per culo anche.

Com’è possibile che ci facciamo infinocchiare da un ragazzotto senza esperienza e capacità?

E’ evidente che fa comodo a qualcuno, e che i derivati che rappresentano un prestito allo Stato da parte delle banche, sono un’altra delle assurde truffe di questo governo che tenta di restare a galla fin che può, per poi regalarci un Paese “grecizzato” lavandosene le mani, come, d'altronde, hanno sempre fatto tutti.

Stativi buoni.

Roy






giovedì 26 febbraio 2015

Il Parlamento dei poltronisti...

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Un Parlamento illegittimo si affretta a riformare l'Italia: forse sarebbe stato meglio se non si fosse iniziato.

La riforma, articolo e sostantivo magico, la panacea di tutti i mali, ogni problema italiano lo risolveremo grazie a Matteo Renzi che ci propina e fa votare da quelli che fanno finta di contrastarlo, qualsiasi assurdità.


Dopo aver distrutto anni ed anni di battaglie sindacali con un piano del lavoro che nessun governo di destra si sarebbe mai sognato, ha immediatamente punito la magistratura che si è messa contro il padre e le sue ancelle ministro.


Intanto  si sta preparando ad occupare interamente la Rai, che prima era lottizzata dai partiti che se la dividevano equamente, ora invece, passando per le fondazioni amiche, diventerebbe una sua azienda personale...!


Questo signorino con la "pummarola" in bocca pare nato sotto una stella particolare: amici e nemici sono prigionieri del proprio "senso  civico" che non gli consente di rinunciare alla poltrona...!


E così ci fanno godere delle dichiarazioni in televisione, sui giornali, dove possono dimenticare la propria condizione di verme, e

sciorinare il proprio punto di vista totalmente contrario a quanto abbiano appena votato...!

Quanti moralisti si sono riempiti la bocca sulle compravendite degli scilipoti, i razzi e i de gregorio della bisogna: tutti uguali a se stessi, ma è evidente che a casa hanno specchi speciali che non riflettono la vergogna.


Stativi buoni.


Roy




mercoledì 25 febbraio 2015

Siamo un Paese sbagliato, e ne siamo pure fieri...


Insopportabile la spocchia che si trasmette in televisione con questi “unti” che non toccano per terra.

All’Aria che tira di Mirta Merlino di “La 7”, un signore, Giovanni Lo Storto,  che rappresentava l’Università Luiss Guido Carli, ci spiegava quale sia il ruolo di un’Università alla moda che tutti cercano perché fa curriculum.

A parte che ogni scuola ha un suo indirizzo, ricordo che il vecchio Direttore scriveva al figlio di lasciare l’Italia.


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Anche oggi in Tv il Direttore Generale della Luiss segue l’indirizzo: comunicazioni in inglese, sperticato sostegno per il  lavoro all’estero, servile adeguamento agli indirizzi di Confindustria.

L’Ateneo, inventato da Umberto Agnelli circa 40 anni fa, è una “scuola calcio” che crea personaggi su cui contare, abilmente istruiti e catechizzati, perché possano appartenere in futuro, a quel gruppo speciale di individui simili al Sergio Marchionne tanto caro a Matteo Renzi.

Ovviamente la scuola è importante per la formazione: a Roma nella mia adolescenza, non fui accettato per idiosincrasia sui miei assunti, troppo distanti dalla visione della Cattolica.

Ma tant’è; ci si adegua, ci si amalgama, l’importante è il risultato senza temere di praticare strade strane, perché quest’italietta delle banane, è sempre scivolata sulle convenienze, mai sulla fede.

Stativi buoni.

Roy








martedì 24 febbraio 2015

Un Parlamento illegittimo sta cambiando la Costituzione, e nessuno scende in piazza...

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Matteo Renzi, capo di un governo approvato da un Parlamento dichiarato incostituzionale dalla Corte deputata alla valutazione.

L’illegittimità non è un caso, ma la terza reiterazione, che come dice il proverbio, errare humanum est, perseverare diabolicum: fottersene delle regole e della legge, sembra la prerogativa del legislatore.

Attendersi qualcosa di buono da un personaggio come il fiorentino, inventato per lo scopo, diventa una mera utopia, oltre ad una fantasia per sognatori;

nel programma che presentò per diventare segretario Pd, non c'era menzione dello statuto dei lavoratori, ma forse aveva aggiunto uno "state sereni" piccolo piccolo...

La tristezza però,  sta nel fatto che gli italiani, nonostante siano stati estromessi dalla funzione democratica, continuino a manifestare quella coscienza servile che ci ha contraddistinti nella storia.

Ancora c’è chi si dice contento della scelta fatta da altri al suo posto: almeno fa qualcosa, dice qualcuno.

Che volete importi  aver cancellato battaglie sindacali  epiche per rendere l’operaio meno schiavo, o accorgersi che le cosiddette “tutele crescenti” sono una presa per il culo che proteggono solo i forti a discapito di chi resta ancora di più incudine.

Guardare e non vedere;

due signori, uno capitalista e l’altro democristiano, s’incontrano segretamente e pattuiscono: che cosa?

Ognuno, i media,  dice la sua, ma scontrarsi con  riunioni all’insegna dell’opacità, alla faccia di tante belle parole sulla trasparenza, non fa effetto all’italiano.

Un po’ come anni fa, nessuno osava opporsi all’anatocismo bancario, ai tassi usurari, agli estratti conto  inviati dall’Enel o qualunque Ente pubblico.

Pensavamo: sicuramente sono giusti, chi sono io per oppormi, possono mai sbagliare loro…?

Poi qualcuno s’inventò le associazioni  a tutela dei consumatori, e tanto incominciò a cambiare: vuoi vedere che ce ne dobbiamo inventare una che ci tuteli da chi dovrebbe difenderci…?

Stativi buoni.

Roy






sabato 21 febbraio 2015

Matteo Renzi se la suona e se la canta...bravo...!


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Epocale, Matteo Renzi ha distrutto l’icona della libertà dei deboli: l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, traguardo costato sangue e sudore negli anni, ostacolo insormontabile per le assunzioni aziendali…!

Vedremo, se gli ordini di una parte della società eseguiti da un governo pilotato, possano risolvere il problema, il dramma che ha colpito il mondo facendolo sprofondare in una crisi economica, ma anche morale, mai vista, ben venga.

Ma se invece, guardando per esempio la Germania che ha dato grandi spazi agli operai, soci nelle aziende, ed ai sindacati, interlocutori importanti nelle decisioni strategiche, le ragioni del Pil tedesco sono nell’innovazione e quindi negli investimenti, come ha fatto Obama, ci ritroveremo tensioni interne (scioperi) ed esterne (Isis) al Paese, che non porteranno niente di buono.

Il ragazzino che porta avanti le esigenze delle corporazioni che lo sostengono al potere, continuerà l’opera di distruzione, e tutti quelli che pensano che non ci sia alternativa, si accorgeranno presto, molto presto, che siamo finiti dalla padella alla brace, e chissà se ne usciremo.

Stativi buoni.

Roy





venerdì 20 febbraio 2015

L'Isis è alle porte, ma i nostri ne fanno una battuta...


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Signori, abbiamo avuto la nostra prova del fuoco: qualche scalcinato tifoso olandese ubriaco, ha messo in scacco la “potente organizzazione italiana sulla sicurezza”…

Siamo il Paese delle banane con Prefetti e Questori da operetta che scaldano sedie e rubano stipendi.

Ormai famosi nel mondo per le nostre leggi che salvaguardano i criminali, e la nostra atavica vigliaccheria: forti con i deboli e deboli con i forti…è la regola…! 

Ricordiamoci, per esempio,  della Polizia contro la sfilata pacifica della Fiom, durante la quale picchiarono perfino il segretario Landini.

Già da mercoledì Roma Capitale, come l’aveva designata con una punta d’orgoglio, il sindaco Alemanno, alla mercè di questi campioni compatrioti di Erasmo da Rotterdam, che aveva elogiato la follia, pensando all’Italia, paese di santi, poeti, navigatori e buffoni…!

Marino vuole stracciare i “passaporti” dei tifosi, dimenticando che in quest’Europa da cartoni animati si viaggia senza, e la Polizia dopo le botte che fa?

Accompagna i tifosi allo Stadio…!

L’Olanda risponde immediatamente al paese senza dignità, che i danni se li faccia pagare dai tifosi che noi abbiamo provveduto a rimandare a casa, mentre quelli della Lazio furono trattenuti per mesi a Varsavia.

Teniamoci i danni ai monumenti, le pisciatine in faccia e nella barcaccia di Bernini, siamo questo, il popolo che non ha mai un responsabile, degli stipendi d’oro, dei parlamentari super pagati che alla bisogna, non teme tradimento e viltà.

Il nostro pagliaccio fiorentino, con le sue “riforme” fallocchie, sta cambiando l’Italia, come ripete fino alla noia, ma secondo un modello che è oltraggioso, e che sembra piaccia a chiunque voglia approfittare del Bel Paese.

Alfano e Mogherini, due tristi personaggi della compagine governativa commissariati da se stessi per incompetenza e peso politico, dovrebbero salvarci dall’Isis…?

Ha detto bene Fiorello che abbiamo l’Isef  alle porte, ed è forse con la stessa miscredenza che questo governo come i precedenti, conduce la propria esistenza basata esclusivamente sull’inganno e la finanza.

Ah, buone notizie: l’Italia torna in deflazione, grazie Pd, grazie Renzi…!

Stativi buoni.

Roy



giovedì 19 febbraio 2015

La Libia la ignoriamo perché potremmo ridiventare fascisti...?

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Stamattina Michele mi ha detto: finché ci sarà da mangiare, gli italiani non si ribelleranno mai…

E’ vero, se ci pensate, non avendo una tradizione da “cuor di leone”, ci abbindolano, ci turlupinano, c’abboffan’e chiacchiere, e noi facciamo finta di crederci ora per elemosinare un bonus, ora perché andare in guerra per una Patria che non ci rappresenta, è l’ultimo dei pensieri.

E allora aspettiamo l’Onu, abbiamo sempre bisogno di un padrone, e ne abbiamo tanti, mentre ci entrano in casa.

I servizi segreti inglesi e egiziani ci avvertono che tra gli immigrati sui barconi potrebbero esserci terroristi, e che gli stessi natanti potrebbero essere colmi di esplosivo, ma noi aspettiamo che ce lo dica Obama o qualche altro: quando mai gli Usa si sono soffermati ad aspettare che ne pensasse l’Onu che fra l’altro avanza parecchi dollari proprio da loro.

Abbiamo il ministro (minuscolo) Gentiloni che si mette a fare il buffone in Parlamento dichiarando sfaceli senza averne donde, per poi ritirare ed anzi dire il contrario;

poi c’è il ministro dell’Interno, Angelino,  che non “crede” che ci siano terroristi nei gommoni provenienti dalle coste libiche (?), infine Pinotti, che senza Gianni, sconfessa Gentiloni invece di zittire.

Siamo messi benissimo;

Matteuccio, dal canto suo, dopo aver preso ordini da Merkel, si sporge dai banchi e ci raccomanda di non diventare isterici (?)…

Siamo proprio una bell’Italia, quella del Job Act (gli hanno imposto anche il nome, canonicamente in inglese) che l’Ocse approva: e volevo vedere…!

Stativi buoni.

Roy





mercoledì 18 febbraio 2015

L'Isis è alle porte, e i tanti "geni" in Parlamento non l'avrebbero mai creduto...



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Ora che l’Isis è alle porte ecco che si fanno avanti quelli che non sbagliano mai: dobbiamo risolvere il problema politicamente, sarà il nostro Vietnam, andate a fare i marines a casa vostra…

Il fatto è che il dialogo di cui si chiede con fervore, come ha detto anche il Papa, l’utilizzo usque ad finem, è solo una manovra per tranquillizzare le coscienze, e mi dispiace per Francesco, non serve con chi brucia vive le persone o le decapita in batteria come fossero dei polli.

Oggi nessuno riconosce l’errore a monte  che ha determinato queste situazioni: siamo partiti con l’Iraq di Saddam Hussein, per finire in Afghanistan, fino alla stronzata della primavera araba.

Berlusconi che come statista è a livello di un presidente di circoscrizione, si è unito a coloro che stavano togliendoci l’osso libico dalla bocca che  Gheddafi ci garantiva.

Ora avremmo bisogno di una Eu vera, ma purtroppo sappiamo come stanno le cose: Merkel comanda, Hollande fa il vice, e tutti gli altri i valletti.

C’è un clima di vergogna che obnubila gli animi, qualunque offesa la si metabolizza in nome della poltrona: vedi Mogherini subito “commissariata“ dai due capobastone che hanno “negoziato” con Putin, o il nostro verme della mela Angelino, nelle cui mani dovremmo sentirci al sicuro…!

Spero che entrino in gioco gli americani, gli unici con le palle per combattere: almeno dopo tanti abusi e mortificazioni subite da 70 anni, ci rendano qualche favore.

Stativi buoni.


Roy




martedì 17 febbraio 2015

Uno Stato ingravescente...

Trento
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Quando il potere supera le visioni di giustizia ed equità per meri scopi utilitaristici di gruppi di pressione, la democrazia diventa una parola priva di significato reale, utilizzabile esclusivamente per sfoghi dialettici, che ancora sembrano attuabili.

Delegare le Province Autonome di Trento e Bolzano, già più volte accusate di essere fatte segno di privilegi economici e finanziari da parte dello Stato, alla Giustizia e al Fisco, è in realtà una silente  autonomia secessionistica, pericolosa per l'unità e l'equilibrio del Paese.

La segreteria regionale della FLP del Trentino Alto Adige, ben relazionando con il suo segretario Giuseppe Vetrone, ogni Organo Istituzionale, ha segnato con lo scritto riportato, l'immagine di un Governo di parte, distrattamente colpevole nei confronti di ogni italiano.


Lettera Aperta . 

Fermate lo scempio Istituzionale! 

Signor Presidente della Repubblica, Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, Signor Ministro delle Riforme, Signor Ministro degli Affari Regionale e delle Autonomie, Signori Senatori ed Onorevoli, come ben noto, tra pochi mesi ed esattamente entro il prossimo 30 Giugno scade il termine della delega di cui in oggetto per il passaggio di competenze della giustizia ordinaria, tributaria, amministrativa, nonché delle Agenzie Fiscali dallo Stato alle Province Autonome di Trento e di Bolzano. 

Sin dall’inizio la scrivente Federazione Lavoratori Pubblici ha considerato un incomprensibile “errore” e quasi un’inspiegabile ed eccessivo “cedimento” quella previsione legislativa sopra evidenziata, che intende trasferire tali delicatissime funzioni, competenze, nonché l’organizzazione degli Uffici e la gestione del personale dallo Stato alle predette Autonomie.

Un errore perché secondo noi, se è legittimo delegare gli oneri e le spese in una partita di giroconto sul dare-avere nei rapporti finanziari e di regolazione contabile tra lo Stato e le Autonomie speciali, anche in relazione al loro contributo in materia di partecipazione al risanamento dei conti dello Stato, non è possibile, invece, delegare loro funzioni ed attività così strategiche, importanti e delicate quali la Giustizia ed il Fisco in quanto solo lo Stato centrale può garantire quei valori costituzionalmente tutelati attinenti l’indispensabile uguaglianza, trasparenza, neutralità e terzietà nei confronti di tutti i cittadini e le imprese, dalla Sicilia al Brennero, che tali funzioni necessariamente richiedono. 

Forse non è stata ben compresa l’ampiezza, la portata e la complessità insita nella delega concessa e né tantomeno sono stati tenuti nel debito conto gli innumerevoli e delicatissimi risvolti sul piano organizzativo, funzionale e giuridico. 

Difatti, venendo meno l’indispensabile neutralità e terzietà dello Stato nell’assolvimento delle funzioni in materia di Giustizia e di Fisco, è inevitabile che entrino in gioco, invece, soprattutto in tema di Fisco, i diffusi interessi politico-economici che permeano il tessuto produttivo provinciale, e quindi i condizionamenti e la discrezionalità della politica locale sulle verifiche e sui controlli fiscali, anche in considerazione della rilevante presenza e partecipazione delle Province autonome di Trento e di Bolzano nel settore delle attività economiche e finanziarie (che in tal modo rivestirebbero contestualmente il ruolo di controllore e controllato). 

Parimenti, nel settore giustizia, la gestione a livello locale può far venir meno quell’indispensabile tutela e riservatezza delle indagini giudiziarie sulle Amministrazioni locali: i funzionari potrebbero passare informazioni o documenti alla struttura che li ha dislocati negli Uffici Giudiziari. Quanto sopra premesso, intendiamo richiamare la Vostra attenzione sulla “bulimia” di potere delle Province Autonome di Trento e Bolzano, che ha già condotto alla spoliazione di competenze e funzioni della Regione Trentino Alto Adige, ridotta purtroppo ad un Ente dispensatore di vitalizi e benefit di vario genere. 

Un esempio per tutti: il 18 febbraio 2004 si verificò in Consiglio Regionale una sorta di rivoluzione istituzionale. 

Venne di fatto soppressa la carica di Presidente della Regione, quale organo separato e distinto dai presidenti delle due Province e fu invece attribuita tale carica ai presidenti delle medesime Province che rimangono in carica a turno, secondo una prassi ormai conosciuta come “staffetta.” 

Fra le prime conseguenze di questa mutazione di ruoli, ci fu il rilascio di deleghe dalla Regione alle Province, in materie che nel primario interesse dei cittadini del Trentino Alto Adige non potevano essere frazionate fra le due Province, con l’aggravante che attualmente il Presidente della Regione è nel contempo Presidente della Provincia e quindi con chiari potenziali conflitti di interessi.


 Noi continuiamo a chiederci: perché lo Stato sta “smobilitando”, riducendo sempre più la sua pur labile presenza ed abbandonando questi territori dell’Autonomia? 

Sono solo interessi politici, e di che tipo, a smuovere questo ritiro? 

Di questo si è discusso recentemente in un affollato convegno organizzato a Trento dalla nostra Federazione. Hanno partecipato Magistrati, Dirigenti, Politici, Amministratori e Cittadini. 

Quasi tutti, hanno manifestato forti perplessità e criticità sul passaggio di deleghe alle Province Autonome, sull’eventuale futuro gestionale di quelle materie sopra enunciate e della possibile avversità di tutte le altre Regioni Italiane che in ciò vedrebbero l’ennesimo privilegio alle Autonomie Speciali di Trento e Bolzano. 

Pertanto, Illustrissimi Signori, pur consci della difficilissima congiuntura economicosociale in cui versa il nostro Paese che senz’altro richiede in via prioritaria il Vostro impegno, Vi chiediamo di intervenire energicamente per rivedere e fermare questo progetto che noi riteniamo scellerato nonché foriero di contraddizioni e di inevitabili contenziosi sia sul piano sociale che Istituzionale, prima che sia troppo tardi … 

Trento li, 13.02.2015 

Cordiali Saluti. 

Per la Segreteria Regionale F.L.P. 
               Giuseppe Vetrone

     


lunedì 16 febbraio 2015

I "grandi" ci hanno condotti nel baratro...


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I nostri “scienziati” europei, Francia in primis, aggredirono immediatamente Gheddafi per fottergli i pozzi petroliferi; il buon Silvio che qualche mese prima, era agosto 2010, gli aveva baciato l’anello in eurovisione a Roma, fornì le basi aeree per bombardare, in linea con la nostra tradizione di traditori.

Ovviamente la “moda” era quella d’approfittarsi dell’Africa che dopo la defenestrazione di Hosni Mubarak, era a portata di bomba: partì la “primavera araba”, e tutti se ne riempirono la bocca.

Gheddafi fu trucidato nell’ottobre del 2011 dai sobillati, e il Presidente francese Sarkozy godè di una grande vittoria sul nulla, ma gli doveva servire ad alzare i sondaggi che lo vedevano perdente.

Il disastro voluto da un grande Paese europeo qual è la patria di Voltaire, secondo le logiche a cui vorrebbero abituarci, è la verità, chi contesta è terrorista…!

Dopo 4 anni abbiamo la guerra in casa, i nostri malandati politici al governo (guardate Angelino Alfano, il verme che esce dalla mela) non sanno che pesci prendere.

Settant’anni di abitudine alla viltà, quella perpetrata durante la guerra e l’altra consumata spacciandola per voglia di pace e democrazia, ci hanno condotti ad un passo dal baratro: nessuno ancora, capisce che il momento è seriamente compromesso, ed un idiota in calzoni corti della provincia di Firenze, abituato a fare il bulletto con cariatidi e nanetti della politica, volete che ci salvi dalla Jihad?

Questi “esercitano il massimo sforzo” come recita la parola araba, sono abituati alla sofferenza ed a combattere, non temono la morte, e sono spietati: tutto quanto non ci è consono, esclusa la ferocia che amiamo praticare con chi non può difendersi…!

Si stanno finanziando con i rapimenti ed i pozzi petroliferi, e noi li agevoliamo in ogni punto: non facciamoci illusioni, senza gli Usa non ne usciamo, siamo disabituati alla sofferenza, ed il pugile che teme, perde.

Stativi buoni.


Roy