sabato 19 settembre 2015

Ormai l'Italia governata da Renzi è come se fosse su "Scherzi a Parte"...

RENZI ANNUNCIA UN DECRETO PER TRASFORMARE I MUSEI E I LUOGHI DELLA CULTURA IN SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI...!

L'assemblea sindacale era già stata annunciata da una settimana (Corriere della Sera), perché i dipendenti  aspettavano la  liquidazione degli straordinari da 9 mesi.

Certo non erano alla canna del gas, visto che lo stipendio lo percepivano, ma in Italia, si sa, ognuno fa la sua parte, ma sempre contro qualcosa o qualcuno.

I sindacati sono per i lavoratori, iscritti però, tutti gli altri, quelli che non portano pane, possono anche schiattare.

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La gente ed i turisti non contano, così come è ininfluente la figuraccia di Roma e quindi del Paese, per questi signori interessati esclusivamente alla poltrona ed ai fatti propri.

Se saranno licenziati, come penso sia giusto, dovremo subirci i pianti sui media, perché loro, poveri padri o mamme di famiglia, non potranno mettere il piatto a tavola per i loro figli.

Ah, poveri, uno Stato vessatorio e disumano li perseguita. 

Io credo, invece, che ognuno di noi debba smettere di fare il gradasso quando c'ha il coltello dalla parte del manico, per poi diventare un verme tremebondo, quando s'accorge d'aver tirato troppo la corda.

Fatto sta che Franceschini e Renzi avevano da tempo (Stampa) preparato il decreto che impedisce lo sciopero in varie occasioni, presentandolo a Mattarella.

Ma la vergogna che sindacati, lavoratori e ministeri riversano su un'intera collettività, per sporchi giochetti di potere, ha qualcosa di perverso, e spero che presto si vada alle urne, prima che quest'andazzo fraudolento, distrugga del tutto qualsiasi immagine che questo Paese ha costruito con imprenditori e lavoratori seri, a colpi d'impegno ed amor di Patria, oggi, purtroppo, assolutamente sconosciuto .

Ah, il papà di Matteo Renzi ha risanato, con il mutuo concesso dal papà di Luca Lotti di € 650.000, la sua azienda poi fallita: vedi le casualità...

Così, tanto per dire.

Stativi buoni.

Roy