martedì 20 dicembre 2011

..la grande truffa


Ad oggi non è cambiato nulla se non in peggio, ma i tromboni, Casini, Fini e la triste compagnia, continuano a tessere lodi a quell'imbroglione di Napolitano, perchè anche questa finta democrazia creata artatamente da lui, diventi un'opera di grande dignità... Quel buontempone di Berlusconi, fregato alla grande, piano piano ammette ma poi replica che stiamo vivendo un anomalia antidemocratica tutta stile e fantasia italiana, dove basta che le corporazioni, la massoneria ed il Vaticano asseverino, perchè anche il nero diventi bianco. Noi, intanto popolo vile e traditore, basti pensare all'ultima vigliaccata di Silvio che ad agosto bacia la mano di Gheddafi e dopo qualche mese gli manda i bombardieri, trangugiamo qualsiasi porcheria; lo facciamo perchè speriamo in qualche tornaconto, alla faccia degli altri che se soffrono non è certo colpa nostra: le forti corporazioni dei farmacisti si sono opposte alla vendita dei farmaci nei supermercati, una volta ottenuto quanto si prefissavano, muoia Sansone con tutti i filistei. Quindi un contentino qua, uno là e poi possiamo fare la mecelleria che vogliamo. Purtroppo sappiamo di essere i codardi che siamo e vilmente siamo trattati: ognuno ha il governo che merita. La Fornero, per esempio, altro grande esempio d'umanità: quando ha pianto in diretta scempio, i giornali hanno sparso lenzuolate di encomi per il Ministro dal volto 'cristiano'; la santa subito ha pensato che potesse, quindi, tentare la carta dell'art. 18. Ricapitolando: Napolitano, il re, sfruttando le bugie della Merkel e del fido scudiero francese, ha fatto fesso il principe dei cicisbei; il professore Mario Monti, improvvisamente laureato 'grande mente economica planetaria', ha partorito il suo aborto; gli sprade non sono scesi di un punto; la Germania, scopriamo, ma lo sapevamo e l'abbiamo anticipato più volte, ha imbrogliato i suoi conti ed ha un debito pubblico tre volte superiore al nostro; la Francia sta perdendo la tripla A; l'Italia è a passo dal baratro se non ci ribelliamo ad una manovra distruttiva; Don Verzè, come tutti prelati che hanno maneggiato soldi, si scopre un gran farabutto.
Stativi buoni

Roy