lunedì 18 ottobre 2010

L'Italia dei guardoni

Con l'omicidio di Sarah Scazzi si è ripetuto quanto accaduto in altre situazioni similari con omicidi più o meno efferati, in cui i media la fanno da padrone agendo sulla psiche del popolino; proprio quello che fa vincere un partito o un altro, quel popolino di "amici" con la De Filippi o altre trasmissioni che badano solo e soltanto all'ascolto, dove presentatori che nulla hanno nel cervello e nulla sanno inventarsi per rendere piacevole una trasmissione, diventano importanti trasmettitori di pensiero...! Con l'aiuto del nulla cerebrale degli ospiti, si fanno domande intime alle quali nessuno sa opporsi, già per il fatto che si sono presentati in trasmissione, dopo un avvenimento tragico, in un contesto in cui qualsiasi umano degno della definizione si sarebbe rifiutato di comparire o parlare: ma tant'è, la mamma di Sarah straparla in diretta TV ma poi non dice una parola davanti al feretro; nessuno l'avrebbe ascoltata, non c'era telecamera pronta ad immortalere per sempre l'immagine, non si sarebbe sentita diva. Immagino che ci saranno a breve altri casi emulativi, proprio ciò che cercano questi pseudo giornalisti che si fanno inquadrare mentre indicano la porta d'entrata del garage dove è avvenuto il sinistro, il guarde -reil dove si è schiantata l'auto, il citofono della casa dell'assassino: ma che schifo è? Questi sono i professionisti che a suon di quattrini si contendono le varie aziende televisive? Quando poi si sente un servizio ben fatto come quelli di Reporter in cui scopriamo le schifezze di questo o quel politico, questo o quel cammorrista, facciamo spallucce come se scoprissimo l'ovvio. Già, da questi servizi non c'è possibilità di farsi vedere mentre passiamo con i nostri bambini e moglie a seguito, non possiamo fare turismo macabro per poi immortalarci con una foto od una ripresa davanti alla porta dell'efferatezza o nel giardino del sospettato. Speriamo ardentemente che Sabrina sia veramente complice del padre, lo schifo deve aumentare per essere veramente tale, per piacere e far godere questa banda di miserabili che fa ressa tanto da costringere i carabinieri a recintare i luoghi: ma io recinterei questi turisti immondi insieme ai giornalisti che hanno causato tanto basandosi su ciò che avrebbero fatto loro stessi.
Credo che quando andiamo in Chiesa dovremmo pretendere che i lettori fossero autentici declamatori di verità, perchè si potesse con la capacità di questi signori, carpire l'attenzione per quanto si esprime, ascoltare seriamente i concetti per farli nostri; se pensassimo a quanto si evince dalle letture liturgiche domenicali, forse saremmo meno laidi nelle nostre manifestazioni.

Stateve buoni.

Roy