martedì 12 maggio 2015

L'Italia che non cambia...

Sicilia: Caltagirone
L’Italia del “sempre lo stesso” ci perseguita;

uno Stato debole, pieno di debiti che non riesce a scollarsi di dosso i potentati delle famiglie italiane ed estere che ci condizionano l’esistenza.

Gli italiani che lavorano, lo fanno male, i controllori non vengono controllati, e gli sprechi sono sotto gli occhi di tutti.


Chiunque vada al potere, dopo un pò, deve adeguarsi agli usi, e guai se non lo facesse.

Allora che accade?

Il lavoratore si allinea, acquisisce una mentalità sbagliata ed amorale, il furbo viene premiato anche da un immagine vergognosa che non sembra tale ai più: se Verdini ruba, non viene additato, ma è uno potente che se lo può permettere.


Il figlio si fa denunciare per aver rotto le ganasce che gli bloccavano il Suv Mercedes: segue le orme di papà, uomo di “successo”, è evidente che bisogna fare così…o no…?

Niente è migliorato, abbiamo presentato al mondo un Expo che crolla e ferisce una ragazza nel giorno di un’inaugurazione falsa, con padiglioni finiti solo all’esterno, mentre dentro sono vuoti, nella migliore delle rappresentazioni fantozziane, purtroppo ancora attuali.

 www.ilbollettinoirpino.blogspot.it


Le famiglie, quelle che comandano e detengono la ricchezza italiana, mangiano caviale e vivono su mega yacht che costano una finanziaria all’anno, mentre l’aeroporto di Linate non funziona, gli addetti alle informazioni sono scomparsi, e le macchinette distributrici di biglietti, rotte.

Tutt’Italia è così, da sempre e per sempre, salvando qualche regione che non fa”primavera”: a Napoli la Cumana è sporca e non permette che si paghi il biglietto, perché gli addetti hanno altro da fare.

Giletti ha un bel da fare la domenica pomeriggio nel denunciare abnormità che una tradizione culturale conferma giorno per giorno.

Però ci lamentiamo, ce la prendiamo con questo e quello, pronti a rivotarlo se solo ci fa un cenno: siamo fatti così, e se ci accorgiamo che il Pd attua una politica di destra, annichilendo lavoratori e sindacati, noi continuiamo a dargli credito, perché la moda va così.

Srtativi buoni.

Roy