mercoledì 3 settembre 2014

Dove va l'Italia...?...

E LE STELLE STANNO A GUARDARE L’OLIMPICO DESERTO.

LA PARTITA DELLA PACE É UN FLOP: IN CAMPO TANTI FUORICLASSE MA LO STADIO È VUOTO.

MARADONA SI INCAZZA: 

“NOI ABBIAMO GIOCATO. MA SUGLI SPALTI NON C’ERA NESSUNO. E SENZA BIGLIETTI COMPRATI, COME SI AIUTANO I BAMBINI?”

Vuota perfino la tribuna autorità dell’Olimpico: 

non c’erano né Marino, né il premier Renzi, né 

un ministro del suo governo: la sola autorità 

era 

il presidente del Coni Malagò (scappato via alla 

fine del primo tempo) - Ma a chi è venuto in 

mente di far cantare a Violetta «Imagine» di 

John Lennon?..


CONCORDIA

SCHETTINO ALL’ATTACCO! 

“NON FARÒ IL CAPRO ESPIATORIO DELLA CONCORDIA, SONO COMPARSE PROVE A MIO FAVORE. 

SMASCHERERÒ I FINTI EROI. 

LA GENTE MI VUOLE BENE”.

SPARA A TUTTO CAMPO: 

“È STATO UN MALEDETTO INCIDENTE CON MOLTI RESPONSABILI, ANCHE CORPI DELLO STATO CHE QUELLA NOTTE NON FECERO IL LORO DOVERE”.

SE LA PRENDE COL RETTORE DELLA SAPIENZA, CHE SI INDIGNÒ PER LA SUA PARTECIPAZIONE A UNA LEZIONE:

 “CHE DOPPIA MORALE: HA OSPITATO IL SANGUINARIO GHEDDAFI”.

TUTTI LO VOGLIONO! “I PASSANTI MI INVITANO A CENA. CHIEDONO SELFIE. MI VOGLIONO PERSINO IN AMERICA. LA GENTE CAPISCE CHE SONO UNA PERSONA PERBENE”.

OCCHIO AL MEMORIALE: “IL LIBRO È QUASI PRONTO. LA MIA VERITÀ FARÀ DISCUTERE”.


www.ilbollettinoirpino.blogspot.com

E' tutto in linea con il doppio pesismo italiano, quello che con € 80, solo promessi badate bene, ha fatto vincere le europee a Renzi.
L'italiano medio, quello di maggioranza, è pronto a condividere i "buoni principi" quando serve, ma una partita del cuore, a chi  può interessare?

Noi amiamo Schettino che  è la nostra medaglia, è uno di noi:  quelli che negano l'evidenza, pronti al tradimento, alla fuga, alla viltà.

C'è difformità tra i morti di Gheddafi e quelli della Concordia (?), secondo il comandante che si rivede nello sguardo degli italiani che lo anelano.

Purtroppo è così, noi siamo i Berlusconi, i Monti, i Letta, i Renzi.

Non c'è alcuna differenza, siamo vittime di noi stessi.

E quando ci adiriamo, ci disperiamo, ci indigniamo, è evidente che cerchiamo una ragione per rimuovere quel senso di colpa che ci accompagna per aver continuato a scegliere chi ci è più simile: il resto, i dibattiti, le valutazioni...è solo aria che amiamo disperdere nel vuoto, quello della nostra mente.

Stativi buoni.

Roy