mercoledì 26 aprile 2017

L'Alitalia da pozzo senza fondo a "governo" d' Italia...!

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I governi italiani hanno regalato a questa azienda truffaldina, circa otto miliardi di euro, e mentre si premiavano i vari gestori con spudorate buonuscite milionarie, il debito saliva e i malumori anche.

In Cina questi direttori d'azienda dell'Alitalia, li avrebbero fucilati e negli Usa incarcerati a vita, noi li premiamo, e quindi è giusto che continuino a far debiti, se questo è l'epilogo.

E i dipendenti con stipendi netti di circa 
€ 2.000  al mese per 14 mensilità, hanno delle agevolazioni contrattuali uniche nel panorama delle compagnie di volo.

Stefano Livadiotti nel suo  libro L'altra casta, ci racconta del riposo ogni due giorni o il giorno libero da qualsiasi impiego che prevede due notti (?).


I viaggi che un pilota o un'assistente di volo effettuano per raggiungere il posto di lavoro, sono già servizio (?), e le ore di lavoro annuo da 1.200 si trasformano come per magia in 900...!

Insomma, questi signori che vivono un'esistenza dorata, non mollano l'osso, e non vogliono fare sacrifici per salvare un lavoro al quale chiedono, ma cercano di non dare: 

i piloti Alitalia lavorano una media inferiore di duecento ore annue, meno dei colleghi di Iberia o Lufthansa o della portoghese Tap.

Insomma  una categoria di furbetti coadiuvati da sindacati colpevoli e compiacenti, che può esistere solo in questo Paese barzelletta.

Poi improvvisamente si sveglia qualche politico e s'inventa la parola dignità o rispetto per l'Italia, mentre si fa di tutto per entrare in pianta stabile nel circo della risata.

Il ludibrio di cui siamo fatti bersaglio, è quello di un popolo di fannulloni indegni che rubano i giorni a Cristo e i soldi a noi, e si permettono di dettare anche l'agenda al governo con il NO referendario che prevede, non una presa di coscienza orgogliosa della dignità di persona vessata, ma un segnale vile al governo che dovrebbe nazionalizzare Alitalia...!

Embè, sono settemila lavoratori da salvaguardare, dicono i sindacati, quindi accettare il ricatto è un dovere morale, secondo loro.

Noi invece, diciamo che salveremmo le piccole imprese artigiane italiane in difficoltà, che producono economia e lavoro: 

sono molte più le vite da aiutare, che restituirebbero l'investimento, in posti di lavoro e riduzione del debito pubblico.

L'Alitalia dovrebbe essere liquidata con disonore, e quei signori che tentano ancora una volta, dopo aver fruito di tanti miliardi dei cittadini, un vergognoso ricatto, cacciati a calci e osteggiati finanche, qualora trovassero lavoro altrove. 

Stativi buoni.

Roy