venerdì 2 settembre 2016

L'Italia degli sprechi e delle bugie.


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                                                             Attila, "il flagelo di Dio"...
Il grande inganno è cominciato con il campanellino che Silvio Berlusconi consegnò con l'ampio sorriso a 32 denti a Mario Monti, l'emissario del faccendiere Napolitano.


Certo con la destra al governo non eravamo esenti dallo schifo, ma almeno ogni due e tre, c'era anche qualcosa di buono per gli italiani.


Oggi non è così, questo menestrello contafrottole, ci ha derubricati come imbecilli seriali;

infatti non si preoccupa manco più per un attimo, di quel che potrebbero pensare gli italiani, popolo di pecore senza dignità, abituato a servire, come la storia insegna.

Cambia i vertici Rai su ogni rete, alla faccia della tanto bistrattata lottizzazione di una volta, così come ha fatto negli Enti, serenamente, come quando ha tolto i risparmi a migliaia di italiani.

Il canone Tv, poi, nella bolletta Enel è una vera e propria azione di regime, così come la chiamata diretta della moglie a ruolo nella scuola o la nomina a commissario del sisma di agosto, di Vasco Errani che ha rovinato i terremotati dell'Emilia Romagna: 450 sono oggi ancora nei container senza luce e acqua...!

Ma quello che ci disturba forse di più,  sono le dichiarazioni in controtendenza di Padoan a Cernobbio, che nonostante i numeri dicano che il Pil sia fermo, lui lo vede pronto a un rilancio (?) ...!

Il super ministro al bilancio,  quando ha fatto assumere la  figlia alla Cassa Depositi e Prestiti, banca pubblica controllata da lui stesso, non è stato aleatorio, l'ha piazzata sul serio. 

E così il buffone Renzi;

al Forum Ambrosetti racconta del miglioramento del Paese, spudoratamente, senza che un giornalista lo interrompa per sbugiardarlo.

Non è più possibile subire offese, ingiurie e prese per i fondelli senza ritegno;

dobbiamo agire, signori, bisogna fermare questo vichingo che distrugge ovunque passi.

Le spese sono senza controllo;

gli extracomunitari, le guerre, ora anche l'aereo di Stato, gli stipendi disumani, le pensioni, l'evasione fiscale, le prebende ai partiti e ai giornali, gli enti inutili, gli interessi  che paghiamo ogni mese all'Europa, la distruzione della produttività agricola, gli emolumenti a pioggia...

Non ci vuole uno scienziato per sanare un Paese sfregiato tanto volgarmente, ma purtroppo, il disegno è un altro e noi lo intuiamo senza poter fare nulla per fermarlo.

Stativi buoni.

Roy