sabato 16 novembre 2013

Enrico Letta, l'impedito di sempre....

letta barrosoL’EUROPA GLI STRIZZA LE 

“PALLE D’ACCIAIO”, 

 

MA LETTA PROVERÀ A SALVARE LA SUA FINANZIARIA.

INTERVISTA AL NOSTRO VERO PREMIER, OLLI REHN: 

“L’ITALIA RISPETTI I PATTI E COMINCI A PRIVATIZZARE”

Per Enrichetto, “Di rigore si può anche morire, e se Berlino continua così, si ritroverà un deserto intorno”.

Ma Berlusconi nel pieno dell’eurocrisi 2011 firmò il trattato che permette all’Europa di decidere sul nostro bilancio, e la Germania non si fida.

Senza tagli e rapide svendite di patrimonio pubblico, addio a 3 miliardi di investimenti…

 

Pensate che coloro che hanno creato il problema, possano mai risolverlo?

Crediamo a babbo natale se continuiamo a sperare nell'Europa e nei nostri parlamentari.

Berlusconi ha firmato l'accordo capestro, Prodi, prima di lui, ci fece entrare nell'euro a costo di bilanci falsi e tasse speciali;

i governi di uomini incapaci e pronti a vendersi per un piatto di lenticchie (lo scudo crociato insegnava), si sono succeduti creando intorno all'italietta delle banane un'alea sempre più spessa di risibile consistenza morale ed economica, rendendoci servi sciocchi di una Germania furbetta che si finanzia con i nostri debiti.

Se solo trovassimo uno spunto di dignità per fermare i giochi, annullare il perverso Napolitano, ed uscire dalla moneta unica prima che ci distrugga.

Congelando ogni debito come fece l'Argentina, avremmo il tempo per risanare le nostre finanze, esportare con moneta favorevole perchè finalmente svalutata, riguadagnando  credibilità internazionale, fondata questa volta, su palle d'acciaio vere: ridimensioneremmo l'Europa che per paura di perdere i propri crediti non potrebbe fare altro che tollerare.

Tutti sanno che in finanza comanda chi ha molto denaro o molti debiti.

La fantasia a volte non eguaglia la realtà.

Stativi buoni.

Roy