lunedì 28 novembre 2016

Un Italia a rischio oligarchia, mette paura...!

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Dagospia

C’È GROSSA CRISI.

NEL 2015 I SENZATETTO IN ITALIA SONO AUMENTATI DEL 21% RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE.

QUATTRO MILIONI E MEZZO DI PERSONE VIVONO IN CONDIZIONI DI POVERTÀ ASSOLUTA, MAI COSÌ TANTI DAL 2005.

A BOLOGNA SEI "PASTI SOCIALI" SU DIECI SONO SERVITI A NOSTRI CONNAZIONALI.


Però Matteo Renzi si interessa del referendum, senza badare a spese: 

€ 400.000 al guru americano che gli controlla la campagna elettorale, € 160 milioni per il quinto aereo di Stato, i viaggi all'estero dei suoi galoppini, le lettere e gli opuscoli per il si, e i due milioni annui che costa Laura Boldrini...!

Tutto è più importante per questo governo di sinistra;

i poveri, i disoccupati, i bambini di Taranto malati di tumore, le pensioni, la sanità, possono aspettare per sempre, mentre il giovanotto di Rignano va nelle televisioni a fare campagna elettorale, o nelle università italiane a regalare crediti formativi (pensate l'arrogante assoggettamento delle direzioni scolastiche italiane),  per chi lo ascolti mentre parla del SI.

Un uomo volgare, attorniato da personaggi volgari, che fa cose volgari.

Le ancelle e i paladini che si alternano ogni giorno e costantemente, fra i media italiani e esteri, che impunemente intervengono nei fatti nostri, ripetono pedissequamente come dei lobotomizzati, il protocollo impartito da Palazzo Chigi.

Nessuno si discosta dagli ordini di scuderia; 

i verbi e i sostantivi sono uguali, perfino le frasi e i periodi grammaticali, conservano perfettamente la disposizione sintattica dei sintagmi.

Mai come in questi tempi di Porcellum e peggio, di Italicum, nell'Italia parlamentare è franata ogni sensibilità umana: 

non me ne fotte se stai morendo, io tengo famiglia...!

Noi votiamo NO...!

Perchè non vogliamo soggiacere ai dictat europei, vogliamo il suffragio universale e che finalmente possiamo eleggere un governo di persone adulte che rispetti la nostra intelligenza e non ci tratti da sudditi.

Le elezioni della Provincia, ad Avellino, hanno visto il Pd affermarsi ottenendo la maggioranza per il voto dei sindaci Pd.

Questo è il risultato esemplificatore di quanto accadrebbe nel Senato riformato, votato da Comuni e Regioni che sono in maggioranza Pd. 

Stativi buoni.

Roy