lunedì 30 marzo 2015

L'ora legale per generare problemi...

Le piogge acide, il bombardamento quotidiano delle onde che ci circondano per i cavi elettrici, le linee ad alta tensione, telefoniche…ed ogni altra estensione pericolosa prodotta per “aiutarci” ad aprire un ascensore, una centralina elettronica, …una asciugacapelli!

L’uomo, si sa, è il campione incontrastato nel ridurre o peggiorare la vita allungata dalla medicina, con l’uranio impoverito o una centrale nucleare difettosa.
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Anche il “jet lag” sociale determinato annualmente dall’ora legale, è una di quelle invenzioni legate al “dio denaro” perché si debba soffrire ed anche morire, per l’esigenza incontrovertibile di risparmiare sulla pelle dell’uomo.

Il mal di fuso, disritmia, discronia o disincronosi, è una condizione clinica che genera stanchezza e confusione mentale.

Emicrania, astenia, difficoltà nell’eloquio, problemi motori, epiflora( caduta della guancia con stravaso di lacrime), xerostomia (secchezza delle fauci)…

Beh, la medicina si è opposta a quest’utilizzo inconsulto che ci perseguita da anni, dell’ora legale, nata per un risparmio economico dell’energia elettrica.

L’aumento del rischio d’incidenti cardiovascolari, lo stress cronico che il nostro organismo alla lunga, subisce, è grave proprio come quello descritto, e può essere considerato alla stregua del consumo di sigarette, alcol, caffeina o della depressione…

Sabato notte scorso abbiamo avanzato le lancette dell’orologio di un’ora, ed oggi, lunedì,  mi sento ancora male: immaginare un recupero d’energia nel tempo senza strascichi, è utopistico, ma che volete che sia davanti al denaro…?

Stativi buoni.


Roy