venerdì 19 febbraio 2016

L'Italia del ridicolo, chissà quando crescerà...


Gli esodati, il debito pubblico che peggiora ogni anno, i revisori di spesa che avrebbero dovuto far risparmiare, se capaci, sono stati licenziati, e le opere infrastrutturali incompiute che sono costate milioni e milioni di euro, non hanno mai un responsabile. 


Un Italietta di malfattori che pensano ai fatti propri: la Cirinnà, l’aereo di stato, l’abolizione finta come per le province, del Senato, gli uffici deserti nonostante le inchieste delle Procure, la distribuzione arrogante degli amici nel settore pubblico, senza pudore, alla faccia di curricula imbarazzanti. 


E poi la rinnegazione delle tradizioni culturali, la vergogna di essere cristiani e cattolici, o anche eterosessuali;  


www.ilbollettinoirpino.blogspot.it


pensare di favorire l’omosessualità nelle adozioni senza risolvere lo stesso problema a chi non riesca ad avere un figlio, è obbrobrioso. 


Fare cassa con i servizi, la sanità, le pensioni di reversibilità e degli invalidi, mai con i grandi patrimoni o i vitalizi d’oro. 


Un Italia, insomma, disumana, servile e condiscendente con un Europa affamatrice, che ha il primato delle tasse, dei premi assicurativi, del prezzo dei carburanti, del riconoscimento dei poveri a due velocità: gli extracomunitari serie A, i senza tetto italiani serie Z…!


Una politica disgustosa ignora gli italiani seppelliti nelle Foibe perché poco importanti o fastidiosamente stimolatori di memorie scomode, ci trasporta in un medioevo turpe ed oltraggioso, in cui lo sceriffo di Nottingham, toglie ai poveri per dare ai ricchi, ed un Parlamento incostituzionale si arroga il diritto di premiare le volontà minoritarie penalizzando il volere della maggioranza del Paese.

Stativi buoni.

 

Roy