lunedì 24 settembre 2012

Agnelli una casta di Stato.

Il Fatto QuotidianoDella Valle: "Fiat? Improvvisati"Marchionne: "Non rompa le scatole"
Kragujevac, 140 chilometri a Sud di Belgrado, è la nuova ‘motown’ dei Balcani. Al posto della Zastava oggi c’è la Fiat che questa estate ha iniziato la produzione della nuova monovolume 500L. Nel suo stabilimento gli operai guadagnano un quinto dei colleghi italiani e lavorano fino a 12 ore al giorno. Ma alla Fiat dei Balcani non si usa dire di no. Perché in Serbia un lavoratore su quattro è disoccupato. E allora, con la disoccupazione al 25 per cento, l’inflazione al 10 e le casse dello Stato ormai allo stremo, la scritta fuori dalla fabbrica “Noi siamo quello che facciamo” (la stessa di Pomigliano) finisce per diventare un monito. Perché chi resta fuori è perduto. E allora? Meglio ubbidire ai capi e tacere con gli estranei  di Lorenzo Galeazzi e Vittorio Malagutti



Lo spirito è quello dell'usuraio: approfittare dello stato di bisogno. Così la camorra o la mafia recluta la manovalanza, facendo leva sulla povertà, la mancanza di lavoro.
Marchionne uno spudorato mentitore incapace di fare imprenditoria checchè se ne dica, pensa che affamare la gente porti utili. Così hanno fatto e pensato gli Agnelli da sempre, approfittando dei lavoratori senza mai vendersi un servizio di piatti per far fronte ai periodi di magra, senza licenziare, rispettando l'essere umano, le famiglie,  che producevano  portando fortuna e ricchezza. Chiudono gli stabilimenti e ricattano se non si vende una sola Punto, questa è la Fiat. Cassa integrazione, ammortizzatori sociali, finanziamenti che venivano in parte utilizzati ed in parte divisi fra gli azionisti: che c'è di diverso dall'appropriazione indebita dei consiglieri di destra e sinistra nelle regioni? Soldi pubblici gli uni e gli altri. In conclusione ladri gli uni e gli altri, ed il buon Sergio non filosofeggi dal pulpito di Confindustria sui politici che non fanno il proprio dovere o che aspettano di mettersi daccordo fra di loro: lui fa lo stesso e si accorda con i governi per le sovvenzioni ed i finanziamenti, come con il Brasile, perchè sa che senza aiuti che poi distrae dagli investimenti, non saprebbe come fare cassa.
Questi hanno avuto sempre a cuore le proprie tasche non l'Italia. L'Italia Patria che ha dato natali e soddisfazioni, oltre alla ricchezza. Non sanno che significa sussidiarietà, anzi la conoscono solo dal proprio punto di vista quando fottono finanziamenti a quattro mani, questi furbetti di vecchia data. Carissimi Sergio, Umbertino,...John, vorrei tanto prendervi a calci sulle gengive: ..e chissà...
Stativi buoni.
Roy

Santanchè e l'amore.

il Giornale, notizie quotidiane

Caso Sallusti, Di Pietro si appella a Monti:
"Niente carcere per i reati di opinione"

Perfino un nemico acerrimo come Di Pietro si occupa di Sallusti, ma la Santanchè all'intervistatore:

L'onorevole spara a zero contro gli ex An: "E io dovrei perdere la faccia per colpa di uno che si fa chiamare Batman?

L'avvenente 'onorevole' parla di dignità mentre si interessa ad uno come il cavaliere che crea vergogna al solo nominarlo, ma di più: non era fidanzata con Sallusti? Si parlava finanche di un figlio fra i due.  Mercoledì, dopodomani, il Direttore entrerà in carcere per la nota vicenda d'opinione mentre la 'dolce'  si avventa a casa dell'osannato Silvio per mettere in discussione l'esistenza del PDL...?  Che tossicità c'è a Roma?  Questi signori non hanno una parvenza di umanità: non una parola per il giornalista ormai sull'uscio di Rebibbia, ma si preoccupa solo e solamente dei cazzi che più le aggradano. Pensate che costei potrebbe mai risolvere un vostro problema?

Stativi buoni.

Roy