mercoledì 28 ottobre 2015

A chi fa paura Valentino Rossi...?


Il Codacons fa ricorso alla Fmi per sanzionare Marquez e Lorenzo per comportamento antisportivo.
La velocità con cui la direzione di gara ha comminato a Valentino Rossi quella sorta di squalifica, imponendogli di partire ultimo al Gran Premio di Valencia, la corsa che deciderà il vincitore del campionato Moto Gp 2015, ha qualcosa di diabolico, un non so che di malefico, atto a determinare l'uscita dai giochi del più grande pilota di moto d'ogni tempo. 

Il passaggio del testimone dall'italianissimo Giacomo Agostini che ne ha vinti 15 di mondiali,  all'italianissimo  Valentino Rossi che ne vincerebbe 10, crea parecchi mal di pancia, e forse, avere uno specchio di fronte, qual è Valentino, che ricordi agli altri che significhi la parola Campione, nella sua essenza di carattere, personalità, concentrazione e squisita espressione tecnica, oltre al fatto di trovarsi di fronte ad un uomo serio e di valori, mai sbruffone, susciti quell'odio profondo che Marquez e Lorenzo stanno dimostrando. 
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Questi due bastardini, e sì che vivono pericolosamente la propria esistenza, avrebbero dovuto crescere in modo diverso, avrebbero dovuto imparare e godere della fortuna di correre con una leggenda dalla quale attingere insegnamenti ineguagliabili, ed invece no, come diceva Confucio, distruggere chi è più bravo è il metodo dei pusillanimi d'esaltarsi.

Gli spagnoli, salvando la pace di qualcuno, vorrebbero fare terra bruciata intorno al campione di Tavullia, si sono accordati in un patto scellerato (l'acredine di Lorenzo contro Valentino in difesa di Marquez, la dice lunga) per contrastare il campione, ma la sorte e la genialità di Valentino, l'avranno vinta, e forse anche l'amore e la riconoscenza dei veri piloti che corrono il mondiale, saranno un valore aggiunto che nessun Marquez o Lorenzo riusciranno a scalfire.
Stativi buoni.
Roy

sabato 24 ottobre 2015

Verdini...il facilitatore...

Victor, l’eliminatore, il personaggio di Luc Besson, che nel 1990 colpì immaginario del pubblico.
Il film Nikita sdoganò questa professione  di ripulitore delle infamie: Victor scioglieva nell’acido i cadaveri, dopo averli riposti in una vasca da bagno.


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Ed ecco in avanzato duemila, “il facilitatore”, nuova definizione del ripugnante mestiere del venduto. 

Denis Verdini, “il macellaio” scoperto da Silvio Berlusconi, assume con vergogna il suo ruolo: il doppio giochista.

Però chi di noi auto assolvendosi, non cerca di trovarsi una ragione che lo sostenga anche durante le più basse azioni.

Quest’individuo non è solo spudoratamente un bifronte, oltre ad essere un corrotto ed un corruttore, almeno secondo le inchieste che lo vedono protagonista, ma profondamente vicino allo spirito criminale: Dell’Utri, punto di riferimento…?


Anche lui si è trovato coinvolto (a casa sua) a “sua insaputa” dalla presenza di personaggi quali Carboni, Martone e Caliendo (i manovratori di organi dello Stato, secondo gli inquirenti)…

Non ho parole: omologazione berlusconiana ed acquisizione renziana…fantastico…!
Stativi buoni.
Roy

venerdì 23 ottobre 2015

La finanza: il vero nemico della gente...


La finanza, le corporazioni, la politica, un gioco al massacro che vede sempre le solite vittime: noi.

Senza alcuna coordinazione, coloro che hanno inventato la ricreazione, chiedono continuamente il pagamento del conto, e Matteo Renzi, classico coniglio uscito dal cilindro, si trova costantemente a dover rispondere ai suoi patrocinatori, che ci vogliono americanizzati.


Significa che la sanità e  le pensioni dovranno seguire le indicazioni del capitalismo estremo, quello che la finanza controlla, perché possa ingrassare con i soldi dei risparmiatori che ancora ci contraddistinguono rispetto agli altri paesi vittime delle periodiche bolle che mandano all’aria i conti della gente.

E così ci lecchiamo le ferite ogni giorno, ascoltiamo le cazzate del primo ministro che fa campagna elettorale con annunci di tasse abbassate mentre continuano ad aumentare ed, anzi, con  i tagli previsti per poter coprire  il furbo segnale  elettorale, le regioni pure penalizzate, dovranno aumentare esponenzialmente le tasse dirette e non.

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Uno scollamento  fra poteri inverecondo, una corsa a chi arriva prima,  che non considera le esigenze o le priorità della gente, ma esclusivamente il proprio interesse a prescindere, come se una volta spolpato l’osso e la nazione fosse affondata, si potesse fare i bagagli e passare oltre.

Stativi buoni.

Roy





giovedì 22 ottobre 2015

Siamo l'avamposto per l'Inferno...

L’umanità si è incamminata da tempo in una strada di violenza ed atti criminosi  di ogni genere, che ormai la normale scelta resta individuata solo dalla percentuale di gravità, restando sempre nell’ambito del crimine.

Raccomandazioni, bustarelle, favoritismi, prevaricazioni, bugie, omissioni…sono la chiave d’ingresso, incamminarsi poi per la strada in discesa è cosa agevole, ed anzi quasi anestetizzata.

Non ce ne accorgiamo, sembra tutto che sia giusto e normale; 

e così Mastrapasqua il miliardario ex capo dell’Inps, accumulava 25 incarichi, attendendo il 26° e subito il 27°, viene arrestato per cartelle false all'Ospedale Israelitico di Roma che aveva governato quale Direttore.

Ma non gli basta mai, pensiamo, ed è proprio così, si diventa come il tossicodipendente mai appagato dall’ultima dose: la Volkswagen, da prima azienda automobilistica mondiale, viene scoperta con le mani nella marmellata.

Incomincia a scusarsi mentre si organizza per un nuovo atto delittuoso: la sparizione di documenti contenenti informazioni circa le vicende giuridiche del marchio, dalla sede del governo del Land della Bassa Sassonia (azionista Volkswagen…!)

Forse è stato sempre così, da che mondo è mondo, si, forse, ma mai ho avuto la sensazione di trovarmi immerso fino alla gola nella melma più putrida, quella della menzogna, dell’inganno, ad ogni livello, per qualsiasi minimo interesse.

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Tutti mentono, dal garzone al Cardinale, dal dirigente al politico, dal giornalista alle Istituzioni.

E’ come se avessimo un cappio alla gola da cui non possiamo districarci, e se non lo faremo, purtroppo, credo che prima o poi ci auto distruggeremo.
Stativi buoni.


Roy

venerdì 9 ottobre 2015

Una sinistra sinistrata in un governo da barzelletta...

Gentiloni prima, Boschi poi, si sono macchiati di spergiuro nel Parlamento itlaliano!

Quando ci troviamo di fronte a palesi situazioni truffaldine, perpetrate da ministri della Repubblica, e nel caso di specie da quel ministro che sta per cambiare la Costituzione, riconosciuta da tutto il mondo come la migliore (!), a colpi di maggioranza e trucchi per escludere dalla discussione le opposizioni, dovremmo immaginare un governo vero e non un’accozzaglia di buffoni.


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Un governo, il nostro,  che non sa dire di no agli Usa, e dimenticandosi di quando gridava alla vita ed alla pace (Renzi e Pinotti), e dopo aver acquistato inutili aerei difettosi (F-35), invierà i soliti Tornado (quattro, come la barzelletta di Mussolini che contribuiva all’occupazione tedesca con tutti e tre i carri armati) per distruggere l’Isis…!

Non so se ridere o piangere: ministri bugiardi o inetti, capo del governo, idem, conti fuori controllo nonostante le fandonie di Renzi, ma con qualche ammissione di Padoan, assoluta ininfluenza estera e riforme inutili e dannose (scuola e lavoro), non lasciano margini ad ulteriore sopportazione…

Un Pd allo sfascio che però non molla la presa, forte di un consenso cieco che lo contraddistingue: Marino si è dimesso e annuncia sfaceli, tra raccomandazioni ed episodi inconfessabili.

Questo partito sui generis, nè carne e nè pesce, non teme alcuna contraddizione nel proprio operato, sempre certo che alla fine il suo elettorato, quello che votò Antonio Di Pietro per ordine di scuderia, non verrà meno.

Stativi buoni. 

Roy



martedì 6 ottobre 2015

Greta e Vanessa, due cooperanti sui generis...

Abbiamo scoperto, ma non è una novità, che lo Stato ci fotte in continuazione: il Tribunale Islamico del Movimento Nureddin Zenki coinvolto nel sequestro delle due giovanotte, Greta e Vanessa, in cerca di guai, o talmente furbe che c’entrano anche loro nel pacco presentato a Gentiloni, ha scoperto gli altarini quando si è visto buggerato di 5 o 6 milionate di euro…

Potrebbe essere che le due signorine, invaghite di qualcuno di questi appartenenti alle milizie, abbiano proposto esse stesse il riscatto per fare cassa, e non a caso, la metà dei soldi è scomparsa lasciando di stucco il Movimento.

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Poi c’è il ministro Gentiloni, grande esperto di problemi internazionali, meglio se di guerra, dall’alto della sua esperienza sulla comunicazione da ex dirigente Rai (!), immediatamente, era appena entrato nella parte, ci regalò perle di saggezza

Questo buffone è andato in Parlamento a riferire, e da bugiardo qual è, ha turlupinato gli italiani e la sede istituzionale per eccellenza.

In qualsiasi paese del mondo civile, avrebbe dovuto presentare le dimissioni, ma qui da noi tutto è concesso; 

gli italiani non si sentono offesi, loro badano ai bonus, e non pensano che se l’andazzo è quello di utilizzare i beni pubblici senza darne conto, allora è giusto che si rubi, almeno si rischia di più, visto che chi fa il ministro può utilizzare 11 milioni di euro tranquillamente, e non darne conto.

Anzi, e se ne avesse utilizzato trenta?

A chi gli contesti qualcosa, basta rispondere che è così, e tutto va bene…

Ah, il debito pubblico si forma per l’evasione fiscale…?

Stativi buoni

Roy

venerdì 2 ottobre 2015

L'Italia dei furbi e dei ladri...

Mafia Capitale o mafia Padana: le due città più affollate dello Stivale, si contendono il primato.
Certo i lombardi, dall’alto della loro superiore organizzazione, o se vogliamo della loro superiorità e basta, secondo loro, non potevano rassegnarsi ad arrivare secondi.
Dopo Roma ladrona che ci ha abboffato gli zebedei per qualche lustro, finalmente ci hanno fatto vedere quanto valgono, e proprio con la Lega e la famiglia del fondatore che ce l’aveva duro.
Poi hanno provveduto ad estasiarci  all’Expo
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hanno dato il proprio contributo anche Formigoni e Comunione e Liberazione di mons. Luigi Giussani: insomma non si sono fatti mancare nulla, ma un tocco di classe, come i lingotti trovati in casa dei comunali, non poteva mancare per dimostrare la loro egemonia in qualunque settore…
A Palazzo Marino (la nemesi di sor Ignazio...) c’erano i soci occulti degli appaltatori alla manutenzione di scuole e case popolari: viaggiavano in Porsche ed ordinavano cabinati da € 500.000,00…
Fantastici questi milanesi, mai avrebbero sospettato che viaggiare in auto da € 100.000,00, poteva destare qualche pensiero in chi li ammirava mentre spulletreavano, si dice a Napoli, essendo solo degli impiegati comunali…!
Né, questi geni d’oltre Po, avevano qualche dubbio circa una remota (?) possibilità d’intercettazione: infatti conservavano qualche mazzetta di poche centinaia di migliaia di euro (520.000, 19 orologi di lusso, gioielli e oro) per qualche spesuccia, in casa e si divertivano tanto, quando si parlavano al telefono.
Signori, questo è il Paese del bengodi: ognuno, in ogni settore, bara,  cercando l’esclusivo interesse privato.
Il Parlamento, per esempio, ci dà il suo contributo di spudoratezza; 
ogni eletto cerca di restare al proprio posto, e se dovesse esserci qualche rischio, ecco il trasloco, ma sempre con estrema dignità, quasi come se la vergogna di saltare a piè pari, da uno scranno all’altro ed all’altro ancora, sia un punto d’onore.
Gennaro Migliore, per esempio, napoletano di Casoria, ex Pci e Sel ed oggi Pd, accusa chi non ha, ancora, il suo curriculum, di incoerenza, difendendo a spada tratta il Comune di Roma che non ha generato mafia capitale, ma la vecchia amministrazione Alemanno...!
Come dire: qui si ruba e noi lo consentiamo perché rubavano già da prima…!
E quindi, il senatore sconosciuto Cociancich (?) riscrive, forse non lui, l’articolo 1 della riforma del Senato con piccole modifiche lessicali, mettendo così fuori gioco gli emendamenti: ghigliottina, irricevibilità, canguro, e qualche altro trucco per non far parlare le opposizioni, stuprando volgarmente la democrazia.
Perché nessuno vuole lasciare, nessuno è pronto a rinunciare a stare a Roma senza fare un cazzo, e rischiare di non entrare più nelle liste, che sempre democraticamente, saranno stilate dai partiti.
Non lamentiamoci, dopo Berlusconi abbiamo deciso di creare un mostro ancora più terribile, lo subiamo e lo difendiamo, perché, se no, chi vogliamo che ci governi…? 
Il Movimento 5 Stelle?
Nooo, mai, e chi si fida: questi del Pd almeno la pensano come noi, rubano, però ...
Stativi buoni.

Roy


giovedì 1 ottobre 2015

Volkswagen, la sintesi tedesca...

Matthias (anche questo?) Mueller, ex Ad Porsche, diventa Ad Vokswagen, e dall’alto del nuovo incarico che lo vede quale salvatore della patria, ci fa preoccupare per la sua salute, quando ha dichiarato: ci sarà un sacco di duro lavoro…!

Ohibò, questo signore che fra poco scopriremo invischiato nello stesso malanno che vorrebbe curare, visto che la Porsche, al momento, è l’unica, escludendo le auto da sogno (Lamborghini, Bugatti e Bentley), del gruppo incriminato, a non essere stata menzionata.

Diamo tempo al tempo, e vedrete che anche il mito, ha il suo bravo programma truffaldino che gli fa riconoscere i rulli e la strada…!

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Un sacco di lavoro, dice, quasi come se dovessimo capire il poverino, davanti a quale sofferenza si troverà: i milioni di euro che percepisce all’anno, non potranno mai e poi mai lenire l’affanno e l’immane fatica a cui sarà sottoposto, suo malgrado, per risolvere il problema che forse tra un po’ si scoprirà colpa nostra…!


La protervia di questi personaggi ha un non so che di disumano, come spietato è il risentimento per il duro lavoro: vorrei ricordare a questo campione, uguale all’altro defenestrato, che c’è gente che vive con € 270,00 mensili, e se lui pensa di essere superiore, ed anzi di valere di più perché fa guadagnare molto, vorrei vederlo in mutande per restituire i miliardi di euro che dovrà pagare la Volkswagen, nel caso creasse danni come il suo predecessore.

Oggi con enfasi e sicumera, guardando nelle telecamere con piglio fermo e deciso, i teutonici si scusano e promettono che saranno di nuovo all’altezza e più forti di prima.

Stanno già pensando a come imbrogliare ancora, in che modo trovare qualche colpevole per darlo in pasto a giornali ed opinione pubblica, quale nuovo trucco inventarsi, non ultimo corruzione e tangenti.

Come le banche applicavano tranquillamente l’anatocismo, ledendo interessi ed affossando aziende, per poi uscirne tranquillamente pagando ridicoli rimborsi, che mai avrebbero potuto confrontarsi con l’esagerata mole di utile lucrata negli anni, così la casa tedesca, che ha imbrogliato chissà da quanto tempo, con un numero di autovetture incredibilmente superiore a quelle frettolosamente contabilizzate, tenterà d’uscirsene dal rotto 
della cuffia pagando qualche stecca qua e là.

Credo, però, che in questo caso, le aziende americane, coreane, giapponesi…che si trovano su un piatto d’argento, la possibilità d’escludere dal panorama mondiale, in un colpo solo, il principale antagonista, spartendosi il vuoto, non demorderanno tanto facilmente, sempre che non siano anch’esse nel circuito truffaldino.

Mala tempora currunt per i wurstel ed i mandolini tedeschi.

Stativi buoni.


Roy