venerdì 24 febbraio 2012

I soldi danno dignità






Antonio Manganelli, avellinese, cantante, dopo la laurea in giurisprudenza, insieme a tanti coetanei avellinesi, conterranei di De Mita, allora fortissimo segretario nazionale della DC, vince il concorso per commissario di Polizia. Partono ognuno per la propria destinazione, ciascuno con il proprio ‘bagaglio di sostegno’.

Il baule di Manganelli era ed è evidentemente, serio. Oggi guadagna

€ 621.000,00 all’anno: il dirigente più pagato…al mondo! Grande primato che evidenzierebbe una capacità investigativa, organizzativa, psicologica, deduttiva, e chi più ne ha…, se non fosse che ‘il salario’ del detective nostro, equivale a quello di 341 ispettori, poliziotti che rischiano la vita ogni giorno, partecipano alle irruzioni nei covi dei mafiosi, fanno gli infiltrati nella malavita per anni rinunciando alla famiglia, si prendono pistolettate o saltano in aria per proteggere un magistrato. Il capo della Polizia, invece, è quello che si ringrazia quando si scova Riina o si raggiunge un risultato importante di attività investigativa. E’ quello che festeggiando il Natale nello sfarzo di una casa di chi guadagna 1.200.000.000 di vecchie lire all’anno, £ 100.000.000 al giorno, £ 4.100.000 ad ora, £ 68.333 al minuto, ha le pattuglie della scorta di gente che guadagna £ 100.000 al giorno, fuori all’addiaccio. Chissà se poi partiranno quelle auto che non possono avere la manutenzione periodica o il pieno di benzina, viste le riduzioni che il governo ha effettuato alla Polizia: certo è che il buon Tonino ha visto sempre aumentare il suo stipendio, che già per metà basterebbe a pagare il rifornimento alle auto di servizio di tutt’Italia.

E’ un mondo strano il nostro, anche se qualche secolo fa S. Agostino ripeteva che l’uomo dà grande importanza a ciò che non ne ha, e poca a ciò che conta, vediamo i giornalisti inviati in zona di guerra uccisi o feriti per quattro soldi, o ricercatori e scienziati che faticano a sbarcare il lunario: ma i boiardi italiani non temono alcuna crisi.

Stativi buoni.

Roy