lunedì 13 agosto 2012

L'ILVA ha il benestare di Monti per generare i tumori.


Se i rifiuti di Napoli, le onde elettromagnetiche, i gas di scarico generano tumori, e la cosa fa notizia, allora il benpensante parlamentucolo si butta a capofitto nella difesa strenua del cittadino; se è l'ILVA a provocarli, pur di assecondare il malanimo di Giorgio Napolitano nei confronti dei magistrati siciliani, il Ministro Severino manda gli Ispettori per sanzionare una magistratura che fa il suo dovere. Non si possono mandare 11.000 persone a casa; il numero fa la forza. Se fossero 5 o 6 famiglie ad essere licenziate, bè, possono crepare: il titolo non crea immagine. In questo momento mi sento di dare ragione ai leghisti, che non so se pensano sia giusto chiudere un impianto pericoloso con la riserva mentale dell'odio per i meridionali, ma certo, se 11.000 cittadini credono che il proprio lavoro debba essere tutelato anche se questo provoca morte e malformazioni, 184.000 dei restanti cittadini la pensano diversamente. Non capisco come si possa pretendere che un impianto altamente inquinante, con mortalità accertata che arriva al 33% della cittadinanza, possa essere salvato. Ma già, prima esaudire Re Giorgio I°, quindi aggredire i magistrati scomodi; fanculo se qualche migliaio di ragazzzini nasce deforme, e se 30 o 40.000 cittadini saranno prossimi a schiattare. Viva l'ipocrisia dei tornaconti. E dire che Napolitano alla sua età potrebbe pensare un pò di più all'anima: ah, già, lui è ateo.
Stativi buoni.
Roy