mercoledì 7 dicembre 2011

L'Italia che vorrei


Il quotidiano torinese apre giustamente con l'azione storica napoletana che badate bene, non è certamente una chimera ma solo il risultato di un impegno vero di chi vuol bene al sud. Torinesi felici di un Napoli formidabile, italiani gratificati da se stessi, perchè Napoli, Torino, Reggio Calabria...sono città italiane, con i difetti ed i pregi di ognuna, ma tutte vive ed orgogliose della propria storia. Il mio paese dovrebbe inorgoglirmi, ma purtroppo, viene rappresentato troppo spesso dal peggio: dal malaffare politico e dalla malavita. Forse siamo troppo ingenui, ci fidiamo spesso delle sensazioni, dell'apparenza e non andiamo a fondo nei giudizi; ci facciamo disturbare dall'ideologia, garantiamo l'uno a discapito dell'altro: magari sono entrambi perniciosi. La mia bella Italia preda di loschi figuri che ne fanno man bassa, la distruggono per denaro, per sentirsi grandi: la Tav, il ponte sullo stretto, la guerra...
Vorrei che aprissimo gli occhi e ci liberassimo in un solo colpo da questo putridume, vorrei che l'amore per un terra incredibile ci conquistasse e partorisse uomini con il cuore.
Stativi buoni.

Roy