sabato 5 giugno 2010

Francesca Schiavone regina d'Italia

La storia dello sport italiano si fregia di una bella icona: il tennis nazionale sulla vetta del mondo con la prima volta al Roland Garros.

Tutti italianissimi ieri quando Francesca Schiavone ha reso grande l'Italia sportiva, tante le bandiere sventolanti a Parigi, tutti i leghisti si saranno sentiti importanti per aver dimostrato che non rappresentano il meridione d'Europa, bensì l'elite del mondo sportivo.

Maroni sarebbe salito sul podio insieme a Francesca, Calderoli le avrebbe consegnato la coppa, quei zotici contadinotti della Lega si sarebbero sentiti considerati nella capitale francese anche perchè nessuno si sarebbe accorto che non conoscono l'italiano e neanche il tedesco: insomma fanno a gara per rendersi autonomi dal resto dello stivale senza pensare che sarebbero considerati zero a livello internazionale, niente a livello umano.

Credono di essere migliori perchè la loro economia funziona, sono precisi nel lavoro, seri nella conduzione dell'azienda, attenti a non regalare nulla a nessuno.

Ma che vita infame la loro, senza solidarietà, senza rapporti d'umanità, senza considerare che vale la pena di rimetterci dei soldi per un aiuto ai bisognosi e che la gioia donata da un 'opera buona supera mille volte quella di un bel conto in banca.

Non è così secondo i più ma poi si vorrebbe tornare alle origini per dimenticare le brutture di una terra che uccide i genitori per un giro in discoteca o perchè il papà ha spento la play station.
Stateve buoni.

Roy