martedì 11 gennaio 2011

Il sindaco di Bari

IL sindaco di Bari ha indetto una sorta di novità burocratica: la caccia al fannullone.

Chiunque potrà fotografare dipendenti comunali che invece di lavorare, impegnano diversamente il tempo retribuito dal cittadino. Noi parliamo di truffa allo stato con un finto disappunto, perché sotto sotto ammiriamo finanche il furbetto di turno che riesce a percepire lo stipendio senza grande impegno: quante volte troviamo impiegati pubblici che si intrattengono leggendo il giornale o chiacchierando, eppure facciamo spallucce, come se fosse qualcosa contro cui non abbiamo né la forza o la capacità di opporci. Striscia la Notizia ha più volte evidenziato con servizi scomodi la triste realtà, ma se in qualche caso si è posta una toppa, generalmente non accade nulla, o se pure, dopo un po’ torna tutto tale e quale. Con una scusa basata anche sull’atavica mancanza di etica lavorativa, Marchionne sta crocifiggendo i lavoratori italiani; per un peccatore penitenza maggiore, certo tanti sono ligi al dovere, anzi sopportano perfino il dileggio dei fannulloni, ritenuti furbi, ma la scaltrezza è una dote insita nell’umano, che poco a poco entra nel quotidiano e dalla quale non si riesce più a liberarsi. Abbiamo urgenza di un corso adattivo comportamentale con continua e severa sorveglianza:

l’italiano se lasciato a se stesso, va a ruota libera. Bene sta facendo il sindaco pugliese, Michele Emiliano, che difende le casse comunali da fetenti imbroglioni, chiamandoli a rispondere del documentato; questi signori, anzi, se avessero un proprio dipendente come se stessi non avrebbero alcuna remora a liberarsene, manifestando questa volta, un rammarico misto a sorpresa e disgusto.

Stativi buoni

Roy