venerdì 28 gennaio 2011

i globalizzati della politica

C’è una globalizzazione mondiale della politica: più o meno tanti malati che operano per il proprio ego, il ritorno economico o per entrambi.

Dovunque ti giri scopri questi capi di stato o di governo o ad alti livelli nella pubblica amministrazione, idonei per uno studio neuro psichiatrico. Hanno tutti un’esigenza straordinaria di gratificante appagamento ed un’ acredine mascherata, passerebbero sul cadavere dei figli, figuriamoci quanto sono attenti ai problemi del cittadino. Ah, poi tutti moralisti quando si tratta dell’avversario: pensate a quel bell’uomo della Boccassini, giudicata dal CSM, ma cane non mangia cane, per atti osceni, assolta perché questa rossa astiosa ha invocato la privatezza, la stessa alla quale Berlusconi non ha diritto. Oggi il Procuratore Generale nella sua relazione annuale ha descritto i problemi gravissimi di intasamento della giustizia e dell’abilità “magistrale”, mò ce vò, nel far uscire le notizie segretate per il proprio uso e consumo: questi abilissimi investigatori, mai hanno scoperto come facessero i giornalisti ad avere i verbali chiusi in cassaforte. Ma via libera ad una indagine universale su pruriti sessuali, purchè si riesca una volta per tutte, a liberarsi del cavaliere, che per la sua dabbenaggine infantile, meriterebbe parecchi paccheri.

Stativi buoni.

Roy