lunedì 17 maggio 2010

il giro d'Italia

Ieri 17 maggio 2010 il Giro passava per Caserta con arrivo a Cava dei Tirreni: quanto si è visto delle strade campane ha del grottesco, l'Italia più bella messa alla berlina da una diretta televisiva che ragionevolmente si chiedeva come fosse possibile trovare delle strade in condizioni così disastrate.

E sì che sapevano del passaggio della corsa, ma gli amministratori del casertano, la Provincia, l'ANAS o chi per essi se ne sono bellamente impipati offrendo un esempio di grande inciviltà, dando il fianco ai detrattori del nord che giustamente ci condannano continuamente.

I poveri ciclisti che passavano nei laghi d'acqua con le ruote affondate per metà, stanchi ed avviliti per la pioggia continua che li accompagna da giorni hanno dovuto rischiare il peggio in quelle piscine orrende come l'animo dei responsabili.

Questa Campania felix che di felice non ha più nulla dopo il saccheggio della sinistra e della destra, atavicamente produce da sé i propri guai, ha sempre vissuto di espedienti dimenticando la cultura, l'onestà e l'operosità di tanti suoi figli che volenterosi hanno dovuto espatriare per poter essere umani.

Rivediamo al momento della composizione della nuova Giunta regionale, scontri tra i consiglieri eletti e quelli che per alchimie tecniche avrebbero potuto entrare in Consiglio: personaggi che non sanno scrivere il proprio nome correttamente, che non hanno altra prerogativa se non quella di aver appagato in vari modi il potente di turno, si agitano...

La mancanza di dignità, di amor proprio, di pudore di un popolo elettore che nulla si chiede al momento di entrare nel seggio, trasfonde nell'organizzazione e conduzione di una Regione la propria insipienza.

Non siamo capaci, ammettiamolo, facciamo un bando, vero non truccato, per reperire amministratori torinesi, veronesi o tedeschi che riappianino l'ovvio e togliamoci dalle scatole con la nostra eterna subalternità facendo ammenda.

Stateve buoni.

Roy