sabato 18 settembre 2010

la politica del " non fare "

Dopo un'estate di pettegolezzi e ritorsioni, dopo le palle della casa di Fini e della sua cucina, cerchiamo di fare il punto della situazione: ma può mai essere che il Giornale e Libero si siano tanto intestarditi su una faccenda così marginale? Credo di no, anzi ritengo che il disegno sia quello di spostare l'interesse su cose ininfluenti per nascondere le schifezze di Verdini, Carboni, Lombardi e compagni: pare che ci siano riusciti, nessuno si interessa a questi signori e la croce se la porta quell'altro bell'uomo di Fini.
Berlusconi intanto, dopo il discorso offensivo del Presidente della Camera, ha tentato di aggirare l'ostacolo da par suo, comprandosi parlamentari qua e là. Purtroppo la sorte in questo periodo pare non sia dalla sua perchè inopinatamente si è sfaldata la maggioranza acquisita con i trenta denari: anche Miccichè, sottosegretario di questo insulso Governo, minaccia di realizzare un partito (ancora..) siciliano e via così.
Il PD mai smentendosi per un attimo cerca in tutti i modi di dare una mano alla destra, Veltroni straparlaù da una parte, D'Alema lo fa dall'altra e Bersani, che non è da meno, ci assicura, se ce ne fosse ancora bisogno, dell'inesistenza assoluta di coesione interna.
Enzo Ferrari diceva che i piloti li voleva bravi e fortunati: il nostro bravo non lo è specialmente in etica ma che culo ragazzi.

Stateve buoni.

Roy