venerdì 15 luglio 2011

Aspettando...Tremonti

Aspettando Tremonti in manette subiamo l’ennesimo schiaffo da questo governo indegno. Chi ci salverà da questo signore legato mani e piedi alle associazioni che lo sostengono e che non gli consentono di dimenticare neanche per un secondo che gli interessi dei ricchi vanno difesi? Nessun taglio alla casta, alle spese vergognose di Ministeri ed Enti inutili, anzi la Lega provvede ad aprirne altri perché ormai è entrata appieno nell’orgasmo del potere. Quindi i meno abbienti, al solito, dovranno sostenere i benestanti, gli ospedali offriranno ticket così alti tanto da favorire le cliniche, i poveri raggiungono i 3 milioni di unità, il 13,8% degli italiani è alle prese con il minimo di spesa annuo uguale al 2009, il debito pubblico è salito a 1.897 miliardi di euro….!

Scontrarsi con la razza di chi ha è difficile, sono come dei malati cronici resi pazzi dalla sofferenza della patologia: anche se si accorgono che la nave affonda, si aggrappano al cofanetto dei gioielli che li porterà più velocemente sott’acqua. Veronica Lario, cotanta moglie di simil marito, esce dalla ‘sacralità’ del suo silenzio per essere vicina a Silvio condannato a pagare 560 milioni di euro, forse capaci di ridurre il suo vitalizio. I soldi ‘uber alles’, altro che solidarietà, li prendiamo al sociale, scuole, asili, servizi per gli anziani, ma giammai dalle tasse di chi ha: al contrario di quanto descrive Gesù nel Vangelo, chi ha avrà ancora di più, mentre perderà quello che non ha proprio chi non ha. Sono disgustato dal ministro con la erre moscia, attento a favorire ‘l’amichetto’ Marco, ma insensibile alle esigenze di un paese sofferente da tempo; se non bastasse, la Fiat vende ad un imprenditore chiacchieratissimo qual è Massimo Di Risio, in seri problemi con la Guardia di Finanza, la IRISBUS intanto chiude e 700 famiglie soffrono: ma a loro non interessa.

Stativi buoni.

Roy