sabato 26 settembre 2015

La Germania resta uguale a se stessa...


Una Germania  truffaldina ci ha lesionato gli zebedei con austerità, compitini, ordini e lezioncine che solo un governo di lecchini senza dignità qual è quello di Matteo Renzi, da noi ampiamente supportato, poteva tollerare.

E’ stato ignobile scoprire che l’alto rappresentante della politica estera europea Federica Mogherini, non era manco invitata alle riunioni che le competevano, ma se le riservavano Francia, nel ruolo di Paggio Fernando e Germania.

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La precisione dei tedeschi, la loro organizzazione e dedizione al lavoro, ci mortificava: loro sapevano degli imbrogli, Merkel per prima, ma chi se ne sarebbe mai accorto…?

Sono la prima azienda automobilistica del mondo, oltretutto tedesca, chi volete che li controlli, sono loro che controllano gli altri.

I tedeschi hanno una memoria labile che facilmente cestina i brutti ricordi del dopo guerra, del dopo muro di Berlino e dei 30 anni di scandali che successivamente hanno contrassegnato quest’azienda che ha fatto scuola.

Ottenere  il rispetto e la stima dei motoristi, perché si guadagnano cavalli dove  altri non riescono, è uno stimolo agli acquirenti che cercano il meglio dall’auto. 

Scoprire che sono pronti a qualsiasi inganno pur di sopraffare gli altri, dovrebbe farci aprire gli occhi, finalmente.

A Wolfsburg, quelli della Volkswagen non si preoccupano di trarre insegnamenti dagli errori del passato;


i festini a luci rosse, le  tangenti per convincere i dirigenti, le speculazioni sui mercati esteri del 1987, non hanno nulla che sposi  regole e austerità che la Germania chiede agli altri, con i ruggiti della belva in carrozzella, che dirige le finanze del governo tedesco.

Non abbiamo più bisogno di riferimenti, perché non ce ne sono: a guardare bene, ad osservare con attenzione, tutto si sgretola, ogni attrattiva diventa mefitica, perché tutti mentono, o peggio...

Stativi buoni.

Roy