sabato 4 giugno 2011

Marchionne tra USA e Italia

In America mi ringraziano ed in Italia mi insultano. Così si è lamentato l'amministratore FIAT: il nostro ministriello Sacconi si è subito prostrato scusandosi per i cattivi che sono un sindacato conservatore e qualche 'lobby' di banchieri, ma che ' io sia dannato' - ha pensato quest'altro campione di politico - nessuno si permette di offendere Sergitiello nostro. Lo schifo di questa gente che prepara sempre il terreno per il momento del bisogno, è nell' evitare puntualmente di rappresentare gli italiani e non i tornaconto di qualcuno; ' io curo l'interesse dei lavoratori FIAT' dirà il ministriello, ma si è guardato bene dal rispondere a quella faccia di culo di Marchionne che se avesse fatto le schifezze che ha imposto ai poveri lavoratori di Pomigliano e Mirafiori, l'avrebbero cacciato a calci dagli USA, altro che ringraziamenti. Gli americani avevano un'azienda decotta, stavano così inguaiati che si sono fidati della FIAT che sta a - 35% nelle vendite, e questo signore, con la faccia italiana dell'automobile, ha convinto i bontemponi Yankees, a comprare Chrysler: ora crede che le cose miglioreranno, vedremo, ma se non si rinnovano i modelli e se non si incentivano i lavoratori con motivazioni di crescita anche per le loro famiglie, non credo che questa avventura finirà bene. Spero ardentemente di sbagliarmi, ma questo signore pare aver scoperto l'acqua calda, sta facendo, in peggio, come Alessandro De Tommaso che negli anni '80 costruì il Maserati biturbo: vendette tantissimo sull'onda del progetto, ma poi fallì miseramente. perchè l'auto era un aborto. Marchionne fa di più, il progetto è una magia: prende i modelli obsoleti Dodge e li trasforma in novità FIAT cambiando i loghi...? Ma può essere che questa sia una strategia vincente? E' una truffa. Io non sono accreditato a livello internazionale come questo santone illusionista, ma se tanto mi dà tanto...
Stammoce accuort'o.

Roy,
detto Danny Creig