martedì 5 aprile 2016

L'Italia degli ignobili colpisce ancora...



Ieri ad "Otto e Mezzo", il programma di Lilli Gruber, c'era  Massimo D'Alema che azzannava Matteo Renzi, per il suo scarso acume tattico, per la sua propensione alla divisione del partito, per la stupida ed impulsiva reazione contro la magistratura.

Ovviamente ha parlato dei tanti errori gestionali della Cosa Pubblica, quali la legge sul lavoro che sta già facendo vedere il vero volto di una riforma idiota che invece di generare posti di lavoro ha indebitato lo Stato ulteriormente, ed i tanti proclami che nessuno ha mai visto avverarsi.

Certo che rilevare l'arroganza di Matteo Renzi da parte uno come D'Alema è come andare a parlare di corde a casa dell'impiccato;

ma l'errore più grande pare sia stato quello di inimicarsi i magistrati che stanno indagando sull'affare Basilicata- Total, cercando di intimorirli ed allertando ogni mezzo mediatico controllato dal governo, per ignorare o magari addomesticare i fatti ed ancor più i suoi errori di comunicazione.

Messo alle strette il buffoncello toscano reagisce sconsideratamente, più del solito, continuando ad interpretare malamente la sua funzione di capo del governo, consigliando di non andare al voto per il referendum del prossimo 17 aprile.

Evidentemente i consiglieri di questo signore che il buon Napolitano ci ha regalato, sono al suo stesso livello, ed anzi se proprio non riesce a capire che da primo ministro dovrebbe essere super partes ed anzi garante dei diritti referendari dei cittadini, almeno si ricordi che fine ha fatto Bettino Craxi, quando in un'occasione simile, consigliò agli italiani di andare la mare...!

Era il 9 giugno del 1991, e si doveva decidere con un referendum proposto da Segni, sulla preferenza unica:  raggiunse un quorum del 62%, e fu l'inizio della fine di uno statista, forse uno dei migliori che l'Italia abbia mai avuto.

Il bulletto invece, che statista non è,  ha copiato solo le brutture di una politica fatiscente, questa sì da rottamare, aggredendo per difendersi, sbeffeggiando quando non riesce a rispondere o a capirci niente.

Imprenditori, faccendieri, banchieri, multinazionali:
 il bacino d'utenza di Matteo Renzi
Forse è arrivato anche lui finalmente ai titoli di coda, e scrollandoci di dosso quest'olezzo assolutistico che tempo fa Berlusconi e Giorgio Napolitano hanno determinato passando il potere a Mario Monti e quindi agli altri due, restiamo in trepida attesa di tornare una Repubblica parlamentare elettiva.

www.ilbollettinoirpino.blogspot.it

In Italia tutti si riempiono la bocca di antifascismo, di libertà e democrazia, salvo instaurare un processo di condizionamento dei diritti quando serve a qualcuno: un parlamento dichiarato incostituzionale, continua ad esistere, Renzi è il terzo primo ministro non eletto, si azzerano i conti bancari dei risparmiatori senza darne conto, si alzano gli stipendi dei parlamentari mentre non si pagano le pensioni, si fanno marchette a destra e sinistra per Total, le aziende dei giochi o le banche, mentre i ministri si fanno i fatti loro dichiarando con l'arrogante saccenza di chi si crede intoccabile, vedi Renzi e Boschi, che se qualche magistrato ha qualcosa da dire, loro sono pronti a qualsiasi chiarimento (?).

Invece di ringraziare la giustizia che ha scoperto  i giochetti di un ministro scelto dal governo, e visto che lui stesso e la sua ancella sono a rischio, questo arrogante ragazzetto, attacca, pensando che sia la miglior difesa.


Stativi buoni.

Roy