venerdì 4 marzo 2011

I Carabinieri

Una volta era l'Arma, con la A maiuscola, era il punto di riferimento di un paese: oggi purtroppo dobbiamo riconoscere che non è più così. Ufficiali che fanno comunella con la criminalità organizzata,
altri rappresentanti di questo antichissimo corpo collusi con la mafia, qualcuno spara alla moglie od alla fidanzata, ma questa del presunto stupro in una caserma a Roma è proprio nuova: loro tre si difedono negando il crimine perchè consenziente, una difesa che ammette intrinsecamente il fatto, che getta un mare di fango su quanti hanno dato la vita per un ideale. Le attività investigative italiane, dobbiamo dire, non è che ci facciano bella figura, alla luce dei tanti delitti irrisolti o risolti male, sui quali le fantasie malate dei media trovano spazi d'intrattenimento per altri disturbati che godono in questa melma. Mi pare, anzi, che questi investigatori siano bravissimi "nell'indagare se hai messo la cintura o indossato il casco", ma oltre all'intransigenza certosina non c'è gran che da aspettarsi, qualunque spiegazione razionale non viene manco ascoltata, i paraocchi ed orecchi non gli permettono divagazioni, la legge prima di tutto: tutto benissimo se solo fosse così, ma quando ti accorgi che essa non è uguale per tutti o per tutto, bè allora, forse sarebbe opportuno che ogni Istituzione ne prendesse atto e non si fermasse al semplice l'hanno detto i Carabinieri.
Stativi buoni.

Roy