lunedì 11 giugno 2012

Napolitano voleva le banche...


Le banche sono capaci di crescere quando tutto va alla grande; quando mai sono riuscite in tempo di crisi, a migliorare se stesse? Come avrebbero potuto risollevare i bilanci e la credibiltà italiana, se loro stesse sono le prime a soffrirne? Solo un vecchio 'buontempone', messo a capo della Repubblica da altri 'buontemponi', che ha creduto di essere qualcuno quando si ritrovava osannato e riverito da un popolo di 'analfabeti' che, orfani di ogni credo, dopo tutte le vicissitudini parlamentari, aveva riversato in lui l'ultima speranza della disperazione, ha potuto effettuare, in nome del 'Sacro Graal', un colpo di stato per idioti. Giorgio Napolitano, unico baluardo di credibilità, d'onestà, di capacità? Ma quando mai! Ultimo dei moicani moscoviti, gretto e chiuso nel suo limitato pensiero stalinista, ha ottemperato ad ordini di scuderia, e ci ha fatto prigionieri. I nodi, sempre più chiaramente, sono tutti al pettine, ma è difficile, per i tanti analisti e professori riconoscere la propria incongruità, e così, si continua a navigare a vista, con le conseguenze sempre più gravi cui andremo incontro. Il popolo italiano è questo, e non ci possiamo fare niente, aspettiamo che qualche evento naturale ci liberi dalla zavorra: che il Cielo se li chiami.
Stativi buoni.

Roy