lunedì 28 maggio 2012

Capri rivoluzionaria


Sabato scorso gli abitanti di Capri hanno inscenato un'azione contro l'aumento dei prezzi del trasporto navale. I capresi, infatti, devono sottostare forzatamente alle decisioni degli armatori che effettuano il servizio da e per il porto di Capri. Una flotta di barche, con a bordo gli imbufaliti abitanti della fantastica isola mediterranea, ha bloccato l'entrata del porto a traghetti ed aliscafi, costringendoli a fare dietro front, ed a tornarsene a Napoli. Credo che ora i prezzi delle corse saranno rivisti, come sarebbero dovute essere riviste le nefande operazioni del governo che ci ha regalato Berlusconi e Napolitano. Agli aumenti della benzina avremmo dovuto rispondere con giornate di sciopero, ed altrettanto avremmo dovuto fare per tutti i balzelli e le gabelle appioppateci. Ma no, noi subiamo e ci lamentiamo; ci lamentiamo e subiamo, mai che insieme, tutti daccordo, come un sol uomo, decidessimo di ribellarci ai soprusi. Purtroppo il coraggio non fa parte del nostro DNA.
Stativi buoni.

Roy