domenica 20 novembre 2016

Matteo Renzi, la macchina delle bugie...

RENZI LANDINI

Ieri abbiamo assistito al confronto televisivo tra Renzi e Maurizio Landini, il segretario Fiom, che come tutti quelli che scelgono il NO, non ha letto le riforme, secondo il ragazzotto  toscano.

Non le ha lette Travaglio, Zagrebelsky o De Mita, perché l'arroganza sale vertiginosamente con il ruolo: 

l'offesa è la sua forza, la denigrazione il suo bagaglio culturale.

Quindi Landini, uno dell'accozzaglia, vive nel mondo delle meraviglie;

senza alcun rispetto per un mattatore della scena politico-sociale italiana,  come il segretario Fiom, si difende dall'accusa di aver elaborato riforme incomprensibili, antidemocratiche e in alcuni casi, incomplete, derubricando i concetti semplicisticamente, in voglia di casta.

Come diceva Ciriaco De Mita, alle spiegazioni Renzi risponde con  le offese, a una riforma pasticciata del Senato che  non si sa come sarà eletto,  il fine dicitore di Rignano, lancia il suo stai sereno che poi si vedrà.

Landini non sta sereno manco per niente, dicono i romani, e quando gli chiede se avesse gli indirizzi anche dei 4 mln. di poveri italiani, come quelli degli italiani all'estero ai quali ha inviato la lettera, Renzi risponde che ha dato 
€ 80 e ha ridotto la disoccupazione con 600 mila nuove assunzioni..!

Frutto, queste, di uno sgravio fiscale per tre anni che ha trasformato magicamente l'assunzione precaria in tempo indeterminato(?): 

tutti licenziati, avendo tolto l'art. 18,  una volta terminato il beneficio fiscale..!

Ormai le furbate hanno colmato la misura;

l'ordine mondiale dei poteri, a cui ubbidisce Renzi, istigatore delle riforme che rendono i governi autonomi rispetto a parlamenti formati ad arte dai capobastone, togliendo ogni diritto di suffragio al popolo, vincerà con il SI, basta leggere l'Italicum.

Al ballottaggio, anche un partito, che ha preparato le liste attraverso il suo capo, che avesse il 10%, con un premio assurdo di maggioranza, governerebbe il Paese: 

la Camera, formata dalla lista del capo partito, risponderebbe a questi, intanto divenuto primo ministro...!

Caro  Renzi, le abbiamo lette le riforme, ed è proprio questo il tuo guaio.

Stativi buoni.

Roy