lunedì 31 agosto 2015

Orgoglio di italianità…

 Oggi abbiamo imprenditori figli del secolarismo di questi anni, ed abbiamo perso Lamborghini, Ducati, Pirelli…

Ma l’Italia del lavoro che non ha eguali, nasceva da lontano: la politica era al margine con ruoli definiti di complementarietà.

Quando si è pensato che lavorare poco e guadagnare di più, fosse il nuovo universo disegnato dai Partiti, ecco venir fuori il Paese del debito e dei saccenti.

E’ nato un mercimonio vergognoso sulle scelte elettorali: tornaconti, affari sporchi, leggi ad personam, speculazioni finanziarie ed immobiliari…potere…!

Il lavoro, quello che dovrebbe azzerare il debito pubblico e ridurre la disperazione della disoccupazione, con tutti gli annessi e connessi, non ultimo la criminalità, figlia del degrado, è ostaggio di questi signori che per ignominia ed incapacità, se ne fottono altamente dei problemi del sociale, non perdendo mai di vista il Partito, le alleanze, i ruoli, ed alla fine sempre e solo il dominio.

Intanto, però,  accade che un marchio, proprio quello, il più grande, il più osannato, il più amato, da 70 anni continui imperterrito, a gestire il lavoro seriamente come nessuno se lo aspetta, senza infingimenti o clientele, non abbandonando la ricerca, l’aggiornamento, lo studio, la commercializzazione…la verità: la finanza creativa, i derivati, e ogni invenzione truffaldina, non fanno parte di questo spirito.

Ed è così che Ferrari è il marchio più forte e di maggior valore del Pianeta!
http://ilbollettinoirpino.blogspot.it/2015/08/avellino-gli-avvisi-di-garanzia-non.html
Secondo l’autorevole Brand Finance, l’azienda inglese che analizza le imprese più importanti al mondo,  il Cavallino supera colossi come Coca-Cola, Rolex, Disney, Google.

Di rimando la Mini, azienda tedesca della Bmw, negli Usa è maglia nera nella classifica per affidabilità, peggiorando finanche rispetto a qualche anno fa: 185 difetti ogni 100 unità, superando di molto la media di 133 difetti fra gli altri costruttori automobilistici.

La riflessione è questa: se siamo i migliori, e non a caso, perché Ferrari è anche indotto, ed indotto dell’indotto, perché dobbiamo farci distruggere da governi indegni, che non hanno manco le palle di primeggiare su Paesi che potremmo ingoiare in un solo boccone?


Oggi, in Europa,  ci condizionano per renderci prigionieri di un sistema indegno, mortificandoci per sopire i nostri sogni, le nostre abilità, il nostro futuro!

Non è credibile che dobbiamo svegliarci e rompere, una volta per tutte, questo cerchio di distruzione che la politica ha disegnato intorno al Paese  per scopi esclusivi di suo interesse?

Stativi buoni.

Roy