giovedì 30 dicembre 2010

il 2011

Chiudiamo un anno malevolo per tanti versi, pronti ad iniziare il nuovo sulla stessa falsariga.

Credo che la notizia che contraddistingua il 2010 sia Wikileaks, ma per noi italiani forse Pomigliano prima e Mirafiori poi.

La forza del denaro in barba ad ogni libera espressione di modernità e progresso, riduce alla barbarie ogni atteggiamento riformista; si torna al feudalesimo, chi vuole mangiare si attenga alle regole del padrone, chi vuole continuare a vivere prostituisca se stesso ed i propri cari.

Possiamo usare poi tutte le terminologie idonee e meno amare, ma la sostanza è questa. Sergio Marchionne è il nuovo padrone d’Italia, tutti si sono abbassati i calzoni davanti a questo nuovo re sole: camuffando una scelta cieca per incapacità manageriale, quale adeguamento a logiche imprenditoriali che ogni mercato sta abbandonando, lasciamo che stupri lavoratori, governo e sindacati. La forza dello Stato si misura anche dai comportamenti di un signore di nome Lula, che come Geddafi o Putin festeggiano con il re degli anfitrioni dal sorriso smagliante, per poi fare ogni cosa senza considerarci minimamente, tanto si sa, gli italiani sono spaghetti e mandolino.

Un occhio, ‘mo ci vò, al cieco di Gallipoli, seguito per giorni da una squadra d’attacco della Finanza, che, udite udite, è riuscita a a sconfiggere dopo 40 anni, un falso invalido che truffava € 400, 00 mensili…! Ora che abbiamo messo fine allo scandalo di un poveretto che viveva con una pensione da fame, abbiamo risolto i problemi italiani.

Per ultimo lo IOR Pontificio, finalmente, dopo anni di attività criminose, Benedetto XVI mette una toppa e chiede il carcere per chi perpetrerà le nefandezze finora scoperte dai magistrati, ma sempre coperte dal Vaticano.

Ricordiamoci che il 1° non è una porta che si chiude sul passato, ma è una data inutile da festeggiare.

Stativi buoni.

Roy