giovedì 28 febbraio 2013

Grillo terrorizzi il Parlamento.

La vittoria vera la stiamo assaporando man mano che passa il tempo.

Beppe Grillo continua ad essere il re della coerenza, manco Dario Fo riesce a scalfire la strategia del gran mago genovese: gli osservatori, ignavi, restano allibiti davanti a tanta correttezza, specchio della propria inconsistenza culturale e caratteriale.

Adesso che i giochi sono stati fatti, tutti vorrebbero, anche quelli che hanno votato l'M5S, che Grillo si calmasse e diventasse lentamente come coloro che combatte.

Un masaniello, insomma, alla stregua dell'italiano medio, pronto all'imbroglio, agli incontri segreti, al triste coinvolgimento nel quotidiano nel letame asserragliato nelle Camere. Il mio eroe, invece, continui come sta facendo, dimenticando i twitt e le sirene di facebook; la rete, che capisce nulla o poco di quanto sta accadendo,  deve continuare ad assistere senza insistere.

I fuoriusciti che hanno demonizzato il Movimento che rigidamente non gli ha concesso la ribalta televisiva, il pubblico, il successo a cui, evidentemente tenevano, sono rimasti frustrati dal successo ascensionale dei loro ex colleghi;
oggi nuovi sapientoni della politica consigliano il Beppe nazionale. 
Ma chi sono, dov'erano quando un uomo di 60 anni nuotava per loro e per noi nelle acque siciliane per portare un messaggio nuovo di coraggio?  
Chi c'era su quei palchi infuocati  che arringava le piazze a rischio anche della propria incolumità?
...C'era lui, il vilipeso, il clown, il populista e tutti gli altri epiteti che la melma parlamentare e giornalistica gli ha vomitato addosso; 
ed oggi arrivano, tranquillamente, tanti  sapientoni che hanno capito tutto, ed elargiscono consigli: bisogna governare, fare le riforme...
Andate a fanculo!
Grillo governi come ha detto e faccia come fa: terrorizzi queste amebe che si trovano improvvisamente spiazzate, le minacci e le intimisdisca, ed il buono verrà.
Stativi buoni.
Roy 
Il mio ero