venerdì 31 ottobre 2014

Sergio Marchionne il furbetto dei quartieri americani...

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COME MAI FIAT IN BORSA CALA (-2,2%) MENTRE EXOR VOLA (+2,4%, IERI +5,1%)? 

IL MERCATO HA CAPITO LA ‘SÒLA’ DI MARPIONNE: TOGLIERE IL GIOIELLO FERRARI ALLA FIAT E METTERLA IN MANO AGLI AGNELLI CHE, PRIMA O POI, VENDERANNO LA QUOTA FCA

All’inizio il titolo Fiat è zompato: con lo scorporo 

Ferrari e il convertendo si può dare una bella 

sforbiciata al debito mostruoso.

 Ma il problema 

resta il “cash flow”: se Jeep va bene, Fiat al 

momento non vende, non ha nuovi modelli, non 

è pronta per la fusione che Sergione sogna e 

che 

trasformerà gli Agnelli da padroni ad azionisti...


Marchionne pensa che,  fatto fesso il governo italiano, il resto verrà da solo.

Invece pare che di stupidi, o meglio venduti,  come noi ce ne siano pochi nel mondo: togliere il buono per vendere il marcio è una di quelle operazioni idiote che solo un "guru" come Sergio Marchionne, poteva escogitare.

Tutti lo vedono come un grande scienziato della finanza applicata all'industria, io credo che sia solo un furbacchione che ha trovato un terreno fertile fra il circondario dei "bimbi" Agnelli, che si sta rigirando come meglio crede, ma che quando s'incontri con gli "adulti" abbia ben poco da menare.
Staremo a vedere.
Stativi buoni.

Roy


giovedì 30 ottobre 2014

I colonnelli di Matteo Renzi, espressione del pensiero governativo...

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C’erano una volta Ignazio La Russa, Maurizio Gasparri, Altero Matteoli, Elio Vito: i colonnelli del Pdl. Erano un commando di polemisti scelti, zelanti e dalla contumelia facile, pronti a scagliarsi contro l’avversario di turno ad un solo cenno di Silvio Berlusconi
Anche Matteo Renzi ha i suoi pretoriani: “Camusso è stata eletta con tessere false”, ha sparato l’europarlamentare Pd Pina Picierno nell’acme della polemica tra i partito e la Cgil
Ma tra l’ex Cav e l’ex sindaco è la differenza di stile che salta all’occhio: se nell’era del suo dominio sulla politica italiana l’ex premier era il primo a sferrare raffiche di veleno contro l’avversario di turno (nel 99% dei casi i giudici “comunisti” e la sinistra all’opposizione, nel restante 1% contro Gianfranco Fini), oggi Renzi adotta la strategia opposta: tiene per sé la polemica politically correct fatta di dichiarazioni ortodosse e manda le retrovie (o meglio, il cerchio magico) a colpire duro sui fianchi con argomentazioni più o meno offensive l’avversario. Che nell’epoca delle grandi coalizioni e non è quasi mai il centrodestra, ma chi si trova alla sinistra del Pd.

Il bello di questa nuova pletora di oche stupide è che difendono a spada tratta il "padrone" che le sfama: mi ricordano la ciurma urlante che fa capo a Genni 'a carogna, tutta presa dal ruolo che la rende protagonista.

Non serve ricordare a chi il cervello lo ha solo per riempire un vuoto, come zeppolina Picierno, che non centra nulla il pulman o le tessere della Camusso, con il problema dei poteri che si sono inventati il bulletto dell'Arno, non centra nulla il ritardo dell'aereo del finanziere Serra, tanto utile a Matteo, con l'abolizione al diritto allo sciopero.

Però certamente, le contestazioni della Fiom e della Cgil,  c'entrano con le botte agli scioperanti ed in specialmodo al segretario Landini, quasi fosse una spedizione punitiva quella della Polizia già in tenuta antisommossa...(?)

Non s'era mai  visto che la Polizia picchiasse Cofferati o Angeletti: beh, in questa triste epoca di transizione culturale e morale, c'è anche questo, perchè i ricchi si sono stufati di discutere e voglionio far capire con chiarezza chi comanda.

Quindi, signori cari, attenti a voi, perchè se l'operaio continuasse a pensare di contare, si ricordi del Marchese del Grillo, ed avrà capito la verità.
Stativi buoni.

Roy




martedì 28 ottobre 2014

Trattativa Stato Mafia, tre parole che coinvolgono il Presidente Giorgio Napolitano…

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Sentito dalla Corte d’assise di Palermo nella sala del Bronzino, il presidente della Repubblica ha risposto a diverse domande ma in alcuni casi - riferiscono i legali - si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Venti domande sulla presunta trattativa Stato-mafia al capo dello Stato. E’ terminata dopo più di tre ore nella sala del Bronzino delQuirinale la testimonianza del Presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano davanti alla Corte d’assise di Palermo nel processo sulla trattativa. 

Secondo quanto riferito da alcuni legali, Napolitano ha risposto a diverse domande delle parti, anche a quelle poste dall’avvocato del boss, Luca Cianferoni, ma in alcuni casi si è avvalso della facoltà di non in base alle del Capo dello Stato. 

“La parola ‘‘ non è stata mai usata”, riferisce un altro legale.

Oggi dopo tre ore di 

udienza presso il 

Quirinale, 40 persone tra 

cancellieri e avvocati , ed 

ovviamente, il Presidente 

Giorgio Napolitano, ex 

fascista, ex dirigente del 

Pci, oggi testimone che non 

sempre dice, avvalendosi 

delle sue prerogative 

istituzionali.

Ha fatto cancellare le 

intercettazioni, risponde e 

non risponde, nasconde le 

notizie sui 

rapporti con Nicola 

Mancino: se fossimo stati 

negli Usa, altro che 

“impeachment”…

(imputazione, messa in 

stato d’accusa).

Purtroppo dobbiamo solo 

subire i suoi governi, le sue 

azioni che esulano dai 

doveri costituzionali, e 

stare molto attenti a non 

offenderlo.

Stativi buoni.

Roy



sabato 25 ottobre 2014

La “solitudo” di Matteo Renzi


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Chi è artefice del proprio mal pianga se stesso. Matteo Renzi vistosi in groppa ad una tigre imprevista, vuole mantenere i ruoli nel partito e nel governo, circondandosi di calzette più piccole di lui.

Questo al momento gli ha dato il vantaggio di essere sempre il primo e l’unico, considerato il panorama politico: Berlusconi è stato sbugiardato ed ormai la gente non se lo fila più, il Pd è costellato di stelle che non emanano luce, la Lega resta quella che è, Grillo è una bomba innescata che non dà garanzie, Angelino e compagnucci si commentano da soli.

Ma i nodi, tanto per rimanere nei proverbi, verranno e rovineranno i denti del pettinuccio di Renzi, individuo limitatissimo politicamente e caratterialmente: basta alzare i toni per diventare autoritario, ma l’autorevolezza te la danno i contenuti, proprio quelli che gli difettano.

Cartina di tornasole il vertice milanese dei giorni scorsi in cui Putin, Poroshenko, Hollande e Merkel si sono incontrati per discutere sul problema ukraino, escludendo il padrone di casa…! 

E sì che l’Italia era interessatissima al problema per via dell’embargo che ci sta mettendo in ginocchio:

non possiamo “affittare la stanza” come fanno gli avvocati di quarta fila, per le riunioni di condominio.

Chissà se il bamboccione c’ha pensato, noi si, visto che continuiamo a mandare messaggi di servilismo, vuoi per i complessi d’inferiorità che manifestiamo cercando di esprimerci in inglese, vuoi per  l’ansia del voto europeo: Fitch, l’agenzia di rating, conferma la nostra BB+, togliendoci speranze di miglioramento per l’inconsistenza del nostro governo fallocchio.

Matteo Renzi ormai si è giocato ogni straccio di credibilità in Italia e da tempo all’estero, è la sua strategia alla Ciriaco De Mita contro Fiorentino Sullo, quellla di circondarsi di stupidi per evitare le trappole che fecero fuori  Sullo, unico politico di razza che l’Irpinia abbia avuto, che lo eliminerà dalla scena,  proprio quella che al momento gli consente di sentirsi super.

Stativi buoni.
Roy






giovedì 23 ottobre 2014

Ma il lavoro chi lo vuole...?

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IL SATIRO E’ SATURO.

IL SINDACO DI MAZARA CONTRO LA REGIONE SICILIA: 

18 CUSTODI NON RIESCONO A GARANTIRE L’APERTURA QUOTIDIANA DI UN MUSEO DI UNA SOLA STANZA.

ALLA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI A PADOVA NE BASTANO 4 (dico quattro)

Il sindaco di Mazara alla Regione: “Datelo a noi, il Satiro. 

Voi risparmiate più di un milione di euro e noi teniamo aperto 365 giorni l’anno. 

I 18 custodi? 

Non ce l’ho con loro ma col loro contratto”.

L’Arena di Verona impiega, biglietteria compresa, 4 (quattro!) custodi…

Non è una questione di contratti sbagliati, è una carenza di dignità, caro sindaco.

Capisco che lei, dovendo dividersi quotidianamente tra la verità e la convenienza, scelga di non inimicarsi i "lavoratori", ma non è possibile pensare che questi vadano difesi a spada tratta perché poi ne farebbero le spese i familiari.

A volte bisognerebbe pensare che tutti hanno familiari, ed in questo caso specifico, turlupinando la Regione, ne pagano le pene i cittadini, famiglie comprese...!

La perversione di scelte peregrine solo per tornaconti particolari di sindacati che aumentano i propri iscritti, sulla pelle del resto d'Italia, ha creato in questi ultimi decenni, la volgarità ricattatoria dell'operaio che una volta assunto diventa il carnefice di chi gli ha permesso di vivere.

E non si cambia, alla faccia della crisi, della fame, della disperazione, tre secondi prima dell'assunzione tappeti scendiletto pronti a leccarti qualsiasi cosa, due secondi dopo: questo non fa parte delle mie mansioni...!

Altro che contratto, caro sindaco, altro che buonismo, la pagnotta bisogna guadagnarsela giorno per giorno, ora per ora, altrimenti saremo per sempre ostaggi di questi invertebrati che rubano i giorni a Cristo ed il pane a noi.

Stativi buoni.
Roy


domenica 19 ottobre 2014

Vorrei sentirmi italiano e purtroppo non ci riesco.

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L'italia che ha stupito il mondo per la fantasia, l'inventiva, la cultura, i suoi monumenti, viene snaturata dai suoi parlamentari, dal suo servilismo, dalle sue mode assurdamente emulative, dalla sua carente personalità.

Chi fa più in fretta a pubblicizzare il proprio pensiero, lancia "l'hashtag" ed ecco che diviene un'icona stupidamente presa a riferimento.

Purtroppo mi sembra che la "fauna"umana italiana sia pervasa da scarsa coscienza caratteriale, ammettendo supinamente qualsiasi determinazione, purchè faccia riferimento  alla parte vincente.

Se un uomo, anagraficamente riconosciuto tale, decide di cambiare immagine, proponendosi in abiti femminili, bisogna apprezzarlo; 

Se questo signore ama che lo si definisca al femminile,  è giusto accontentarlo perchè se no, si è omofobi: insomma chi non si attiene al "politicamente corretto" è fuori dal mondo civile...!

La violenza di queste logiche va di pari passo con una strategia di prevaricazione che impone, anche solo per provare la risposta, il proprio pensiero, fregandosene di quello altrui.

L'immagine è falsa, i personaggi che ci circondano ci turlupinano anche visivamente; Vladimir Lussuria, ci imbroglia anche con nome e cognome.

Dobbiamo deglutire e capire, e se non ne siamo capaci, embè, siamo fuori dal mondo.

I sindaci che oggi stanno utilizzando una tigre, ormai stanca di essere stupidamente cavalcata, strumentalizzano le vicende "matrimoniali" omosessuali, iscrivendoli in quel registro fatuo che potrebbe distrarli dalla realtà di legge e magari, farli confrontare con verità difficili.

In ultimo se vogliamo essere in linea dobbiamo: esprimerci possibilmente in inglese,  ripetere spesso "detto questo" e "assolutamente si e no", dipendere dall'Europa e da quanto ci ordini Angela Merkel, capire le ragioni di Stato di Giorgio Napolitano che ci impedisce da anni di votare, ascoltare le stronzate di chi si trasferisce all'estero per lavorare continuando a ritenere di poter discettare su questioni che ha abbandonato, lasciandoci da soli a tentare di non far franare del tutto il Paese.

In ultimo acchiappare il bonus di € 80, fottendosene altamente di chi non l'ha avuto, e copiare le leggi degli altri paesi: preferibilmente la Germania.

Stativi buoni.
Roy






mercoledì 15 ottobre 2014

Italia nefasta: i deboli muoiono ed i forti godono...

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La bimba caduta dal balcone il 24 giugno scorso sembra sia stata vittima di violenza; il ragazzino di 14 anni obeso ha subito un ingiuria che non potrà dimenticare, i territori, i poveri, le Istituzioni, sono merce di scambio.

Chi salverà la dignità dell'umano dalla sua vanagloria, dalla sua voglia innaturale di prevaricazione ad ogni livello? Non c'è differenza sociale nel male, ma esiste profondamente quella morale.

Da quando abbiamo fatto a meno della famiglia, quella che voleva una donna che si occupasse della conduzione della casa, della crescita dei figli, dei rapporti con l'uomo che riconoscente, si sacrificava per essa, la frana dell'anima ci ha condotti ai tempi che viviamo.

Tutto è effimero,  ogni cosa non riesce più a ricoprire il proprio ruolo, e come dicono a Napoli, a carne 'a sotta, e  i maccaruni 'a coppa...

Oggi siamo bravi se sappiamo truffare, ricoprire cariche che non meritiamo, approfittare delle situazioni, prostituirci, purchè ci sia il tornaconto, purchè l'impegno valga pena.

E' difficile uscirsene pensando che poi tutto si appianerà; non succederà finchè non arriveremo a raschiare il fondo del barile, solo allora, forse, capiremo che vivere non è sentirsi primo o il migliore, ma godere della felicità che insieme ad altri meno fortunati, potremmo condividere .
Stativi buoni.

Roy




martedì 14 ottobre 2014

Anche un ragazzo capisce la falsità di Renzi: basta non essere ipocriti...

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Marco Colarossi è il giovane blogger quasi 15enne appassionato di politica la cui partecipazione al programma di La7 PiazzaPulita ha fatto scalpore. 
Durante la puntata Marco ha duramente criticato il sindaco di Firenze Dario Nardella (Pd), fedelissimo di Renzi, per il Patto del Nazareno.
 In seguito sono state numerose le critiche di chi accusava il talk di aver strumentalizzato il ragazzo.
Marco, raccontandosi ai microfoni de ilfattoquotidiano.it, risponde alle accuse affermando: “Chi dice queste cose è strumentalizzato dalla propria mente”.
E aggiunge: “Il mondo adulto è più infantile del mondo giovane. I ragazzi, anche con idee differenti dalle mie, mi hanno fatto i complimenti e mi hanno detto ‘sei bravo’. Invece il mondo adulto è stato quello più meschino, che mi ha insultato”.
E se per il momento la politica lo affascina molto, per il suo futuro non esclude “di studiare scienze politiche o giornalismo” . 
di Chiara Carbone


Un ragazzo, quindi un giovane che non dovrebbe dispiacere a Matteo Renzi che ha fatto  dell’anagrafe un punto di forza, sbertuccia il Gran Parlatore,  rilevando le facili incongruenze che saltano agli occhi quando l’ipocrisia di un traguardo non obnubila il cervello, che spesso non c’è.

Non stupiscono le considerazioni del 15enne, mi stupisco, e forse manco tanto, della falsità che ogni “adulto” che si conviene, produce con il suo bagaglio culturale.

Rispondere a logiche opportunistiche, ad esigenze d’appartenenza, a volontà inculcate: ecco che l’italiano servo, si adegua e forma le proprie idee per poi difenderle, a seconda dei ruoli, nelle sedi giuste.

E’ un’Italia al contrario, dico sempre, dove i giovani sono pensionati dalle pensioni dei genitori, perché non hanno lavoro, ed i governi formati da pensionati cerebrali che mimano la propria esistenza distruggendo la nostra.

Stativi buoni.

Roy


lunedì 13 ottobre 2014

Genova: Marco Doria il simbolo della vergogna...

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Ieri, domenica, ho seguito la trasmissione su Rai 1 condotta da Giletti collegato con Genova ed il suo sindaco Marco Doria.

Un vergognoso individuo che quando divenne sindaco arancione con i suoi "compagni di merenda" De Magistris, Pisapia e Marino, nel pieno dell'orgasmo faceva promesse di cambiamenti, di "dimenticatoi" della vecchia politica, delle sue grandi capacità di cambiare Genova.

E l'ha cambiata, infatti, l'ha riempita di fango, frane ed allagamenti.

Ha distrutto il tessuto territoriale, commerciale e morale di una delle più importanti città italiane: ma la colpa è di altri ...!

Quindi il nuovo diventa immediatamente  il solito; non basta fargli presente che non ha saputo spendere i soldi che pure aveva, non basta ricordargli che da 1° cittadino poteva agire anche senza il nulla osta dei giudici del Tar, non basta evidenziargli che dopo la tragedia del 2011 avrebbe dovuto andare lui con le sue mani a mettere in sicurezza una città condannata.

Il pover'uomo si è schermito asserendo che non era stato avvertito...!

E che lui a differenza di Berlusconi non è andato con le minorenni...?

Se fosse stato avvertito che avrebbe fatto? 

Che cazzo c'entrano le abitudini sessuali di Silvio Berlusconi con la distruzione di una Città...?

Perchè ha premiato per il raggiungimento degli obiettivi in materie idrogeologiche i suoi dipendenti...?

La legge, risponderà, quella che permette di aggirare i doveri se la conosci bene, e di dimenticare il pudore: la legge che consente al dipendente di dire "questo non mi compete" anche se si tratta di spostare una sedia, e che non contempla il buon senso ed il buon gusto.

Questa è l'Italia che vogliamo e che abbiamo costruito, e se un ciarlatano continua ad offendere intelligenze e coscienze, con promesse fatue ed impossibili, la colpa non è dei tedeschi o dei francesi, ma è nostra che amiamo da sempre, lo dice la storia, i nostri carnefici.

E così, dimenticheremo presto chi ci ha stuprato invitandolo a cena, poi se questo si chiama Matteo, beh, allora ne saremo onorati...
Stativi buoni.

Roy

giovedì 9 ottobre 2014

Renzi va avanti a colpi di fiducia perchè conosce i suoi polli, attaccati allo stipendio...



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Da "Il Fatto Quotidiano"

Giuseppe Civati (deputato – minoranza Pd) replica 

alle affermazioni del vicesegretario dem Lorenzo 

Guerini: “Nel Partito democratico c’è un problema 

grosso come una casa che riguarda il mandato 

elettorale ed il rapporto con gli elettori”. “Non si può 

avere un partito all’americana – afferma Civati -, con 

le primarie e poi immaginare che ci sia una 

disciplina 

di stampo sovietico”. “Ieri in molti hanno votato 

la fiducia non essendo d’accordo e lo hanno fatto 

solo per disciplina di partito, ma il Pd – continua – 

non sta mantenendo fede al proprio programma 

elettorale. Nessuno di noi si era candidato per 

cancellare, adempio, l’articolo 18. Io non ho 

abbastanza parlamentari per chiederlo prima, però 

altri che hanno cinquanta parlamentari – prosegue – 
potevano dire ‘caro presidente del Consiglio non 

mettere la fiducia’. Se ci saranno interventi 

disciplinari da parte del Partito credo ci sarà un bel 

dibattito sulla democrazia interna“.

Intanto il Pd ha “salvato” Antonio 

Azzollini (senatore di Ncd): “Questa vicenda è una 

cosa gravissima, non andava gestita così 

politicamente, il problema della corruzione è un 

problema serio e  la  stravolgiamo sempre con i 

nostri comportamenti” di 

Manolo Lanaro

Stativi buoni.

Roy