sabato 30 aprile 2011

L'Italia dei tradimenti

Non bastava quanto fatto nella II^ guerra mondiale: gli italiani diventavano partigiani, le forze governative diventavano filo americane, ma oggi assistiamo alla più deprimevole doppia faccia di tutti i tempi con cambi ed i ricambi di casacca all'ordine del giorno, prostituzioni intellettuali e non solo, rinnegazioni di quello che si è stato o detto con la più indisponente faccia tosta, difesa inoppugnabile, con argomentazioni inedite per valenza e pudore, dell'indifendibile.
Abbiamo una scuola della menzogna, del doppio gioco, dello squallore che ci rende insopportabili al mondo intero: non ultimo il ribaltamento delle posizioni italiane in mezzora di confronto fra Silvio nostro ed il suo clone Sarkozy. Ora subiamo imperterriti le grida d'accusa di un ex terrorista, dittatore e sanguinario qual'è Muammar Gheddafi, quest'estate ricevuto come un papa, con bacio di mano ed inchino di subalternità dal barzellettiere Berlusconi, ma oggi dopo pochi mesi, non anni, gli bombardiamo la casa, gli uccidiamo figlio e nipoti, e, badate bene, senza averne alcun ritorno tangibile: anzi rinunciando, stupidamente, solo per questo insopprimibile impulso di protagonismo fine a se stesso dello scopatore folle, a prebende importanti per la nostra economia, ed anzi importando migliaia di sfollati che non sappiamo dove collocare.
E' come se avessimo un virus che non riusciamo a debellare: quello della vergogna e dell'imbroglio.
Stativi buoni.

Roy

Lettieri candidato in chiesa per paura

Giovanni Lettieri, candidato sindaco di Napoli ieri se l'è vista brutta: giovani facinorosi dei centri sociali hanno tentato di aggredirlo subissandolo di epiteti più o meno indovinati. Certo aborriamo simili comportamenti, anche perchè questo signor nessuno ancora non si è manifestato, se non per la velocità con cui ha guadagnato il portone della chiesa, chiedendo al Signore di salvarlo con la promessa di essere buono in futuro. All'uscita, al sicuro, ha preso coraggio, ed ha parlato di toni e sviluppo, che non hanno capito. Noi capiamo benissimo che Lettieri sarà certamente un altro Caldoro: tutti con un bel vestito e con un'anima nera. Vorrei raccomandare ai giovani che si sono infuriati alla vista di questa nuova invenzione politica della destra, certamente poco lontana da Pasquino: aspettate che facciano come Bassolino prima e Caldoro poi, perchè così finirà, in quel caso la contestazione avrà un significato, adesso li rendete martiri.
Stativi buoni.

Roy