domenica 12 settembre 2010

domenica 12 settembre: bentrovati

Dopo qualche mese di assenza per motivi di salute, eccomi, e constato che non è possibile sperare in una miglioria del sistema politico italiano che, contrariamente alle attese resta irrimediabilmente ridicolo o, se vogliamo, pericoloso.
Il PD non è capace di arginare nulla, se non se stesso; il Governo si sgretola sotto la spinta di dissidenti finiani che pur di trovare uno spazio perso nell'incuria del tempo, cercano una tutela ideologica fresca di formazione che nulla ha a che vedere con quanto realizzato fin qui con "Cesare" e cesarino: tale Umberto da Padania, occupatore della RAI, degli Enti e delle banche italiane.
Oggi Fini e compagni si accorgono che Bossi governa, Berlusconi si adegua, e loro stanno a guardare: solo piccoli incarichi, solo qualche contratto RAI o per organizzazioni logistiche di eventi...!
E se restano ancora per un pò al loro posto, questi ex AN si troveranno con un pugno di mosche, Berlusconi non li invita ai pranzi o cene di Arcore e loro si sentono estromessi.
Il Primo Ministro, intanto, con la grazia che lo contraddistingue, attacca dall'estero le Istituzioni italiane, parla di Fini come di un piccolo manovale della politica che cerca spazio per la propria aziendina della res publica e dei Magistrati, senza stabilire quali: quelli suoi, comprati a suon di euro, quelli che fanno il tifo per il PD, o quelli che, seriamente, umanamente, pericolosamente, con abnegazione ed in silenzio, svolgono il proprio lavoro ogni giorno?
Allora questo signore spettacolare, dice e disdice, vedi quante volte ha dichiarato la nomina del nuovo Ministro in sostituzione del buon Scajola, parla e straparla, Bossi gli fa da contraltare con puttanate sulle elezioni che si faranno o no, e Bersani si preoccupa di rinbeccare tralasciando i suoi problemi: noi inebetiti subiamo.
Ma quando scenderemo in piazza per buttare questa gente in un grande bidone di spazzatura? Ma ancora dobbiamo sopportarli? Noi, disoccupati o con stipendi da fame; noi invalidi o allettati; noi disperati e malati; noi che non ci aspettiamo nulla dalla vita e che soffriamo il disagio altrui; noi che subiamo angherie e prevaricazioni.
Prego per me e per Voi.

Stateve buoni.

Roy