sabato 16 aprile 2016

L'integrazione è una balla che s'inventano i vili...

Papa: partito per Lesbo © ANSA
Papa Francesco è a Lesbo per manifestare la sua solidarietà ai profughi.

Crediamo Santità, che la Sua attenzione per questa gente che si sta muovendo con esodo biblico, l'avrebbe potuta manifestare molto più semplicemente e fattivamente, accogliendo nelle Chiese ed al Vaticano questi signori.

Certo ormai siamo tutti bravi a lanciare il sasso e a nascondere la mano;

tutti siamo capaci di allertare gli altri con "armammoci e iatici", ma le parrocchie sono vuote ed i clerici badano, come si evince dalle cronache, ai fatti propri organizzandosi in amenità.

Caro Francesco, troviamo avvilente che anche Lei partecipi a questa strumentale e irrazionale propaganda all'integrazione, quando ormai tutti sappiamo che  è impossibile perché gli islamici non la vogliono, ed anzi ricercano sempre più un isolamento culturale e organizzativo, che gli permetta di determinare l'educazione dei propri ragazzi.


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I fatti di Parigi e Bruxelles, o anche le aggressioni sessuali di Berlino, dimostrano incontrovertibilmente che una società debole ed afflitta dai mali determinati dal denaro e dalla scarsa volontà di combattere, è ormai preda di se stessa, incapace di vedere la realtà perché vile.

I musulmani l'hanno capito e ci utilizzano, ed anzi ci impongono già la visione dal proprio punto di vista di quale debba essere la società.

E noi europei ci assoggettiamo per non creare disagio a chi è ospite a casa nostra, facendo scoprire quanto sia molle il ventre di chi è affetto da un bizantinismo decadente di cui ancora non si è accorto perchè ha paura di doverlo scoprire.

Stativi buoni.

Roy