venerdì 29 aprile 2011

Habemus reginam

Qualche miliardo di telespettatori per vedere l'opulenza di un matrimonio che, grazie a Dio, si è dovuto assoggettare al Sacramento. La maestosità di un evento controcorrente, mi è sembrata palesemente fuori posto, i poveri mortali assiepati per bearsi dell'immenso; le manine giunte che si muovevano ritmicamente, secondo copione, salutavano come quelle con la ventosa che si vedevano sui lunotti delle utilitarie: umiliante. Quei signori in Rolls giocavano con il pubblico che cercava di vederli, inimmaginabile solo sfiorarli: sarebbe stato celestiale. Che orrore, i figli di un dio minore disoccupati o con una pensione di 270,00 euro alle prese con il dramma quotidiano della propria esistenza, hanno goduto tanto nell'insulto dello spreco, nell'invidiare una ventinovenne allenata alla caccia di reali, con le labbra piccole di chi ha grosse riserve mentali, e non sempre generose. Spero di non dover più sopportare queste scene offensive e che il Signore ci renda partecipi compiutamente della libertà di uguaglianza.

Stativi buoni

Roy