giovedì 18 agosto 2011

Liberiamo la Fiat da Marchionne

Oggi il titolo Fiat è a - 12,6%, si dirà che fa parte del momento no della borsa, ma fatto sta che è il risultato peggiore a Milano. La strategia di Marchionne non paga, come avevamo detto da tempo, se si pensa che un'azienda che produce autovetture si risollevi abbattendo una voce che incide al 7% sulla spesa, i contratti di lavoro, infischiandosene della progettazione e produzione di nuove vetture, si sogna: le case tedesche non stanno soffrendo come la Fiat, pur producendo auto ben fatte e certamente più costose. E' evidente che qualcosa non funziona nella testa del Super Dirigente, ma anche nel governo che ha fatto spallucce davanti ad atteggiamenti disfattisti e generanti disordine pubblico, che non è andato avanti sempre per la nota caratteristica codardesca degli italiani. Sindacati e governo avrebbero dovuto fare fronte comune e mettere alle corde il sistema Fiat, anche a costo di occupare l'azienda e gestirla per conto dei lavoratori: certamente è più nostra che degli Agnelli dopo tutti i miliardi che hanno avuto negli ultimi 50 anni.
Stativi buoni.

Roy

I marziani della politica

Un commissariamento unilaterale: Francia e Germania si arrogano diritti che nessuno gli ha concesso. Se avevamo ancora bisogno di conferme, quest’ultimo episodio chiarisce l’abominevole situazione Ue: tutti contro tutti, ogni paese vuole prevalere a spese dell’altro. Alla faccia della solidarietà fra stati che dovrebbero crescere insieme: i forti sono pronti a deglutire i deboli, e noi siamo fra quelli. Il Presidente Sarkozy, ve lo ricordate ubriaco in conferenza stampa al G8, ed il Cancelliere Angela Merkel, ai minimi storici di popolarità nei loro paesi, incapaci di accontentare con una buona politica le aspettative di francesi e tedeschi, si ergono a salvatori della patria. Qui siamo su Marte, ognuno s’inventa un ruolo che interpreta da solo con il consenso di…sé stesso, surrettiziamente fanno e disfano. Tremonti, che ha già dimostrato i propri limiti con l’azione di governo, viene azzerato insieme ai suoi bond, gli altri non sono considerati, mentre, grazie ad un’economia meno inguaiata ‘cric e croc’, tralasciando i propri problemi interni, pensano alle finanze altrui per salvare l’euro, il grande affossatore europeo. Io credo che questo sia un secolo che andrebbe calcellato dagli annali della storia.

Stativi buoni.

Roy