sabato 25 luglio 2015

Un Italia falsa e corrotta ci lascia sgomenti...

Diego Della Valle 

La cultura dell’umano dovrebbe vivere oltre il finito, una sinestesia che vorrebbe immagini diverse dagli stimoli falsi e tendenziosi che la secolarizzazione, novella dea dell’effimero innalzato a fondamento delle coscienze, crea e distrugge a seconda degli impulsi raccolti da mode ed usi che nulla hanno a che vedere con il Creato.

Dopo un avvento imperioso quanto improvviso di una cultura lontana ed irreale, che
attraverso esigenze di pochi trasfonde il falso dal vero, siamo naufragati in un mare melmoso che non salva più nessuno: restiamo vittime di ideologie personalistiche che chiedono rispetto senza darne.

Giornalisti d’immagine si preoccupano, dalle pagine di allegati del Corriere della Sera, di quanto sia ingrassato un attore, se la cellulite faccia capolino sulle cosce della bellissima d’un tempo, o di quanto incida il tempo sulle rughe di qualcun altro.

Diego della Valle, uomo ricchissimo e potente, indossa una panciera per dissimulare un ventre pingue.

Vittima di questo sistema, crede di essere un uomo libero, ma resta incatenato da esigenze globalizzate che non fanno parte della cultura di questo paese, bensì di una visione distorta dell’essere, lontana da valori e verità.

Per chiarezza:  la sinistra impone incivilmente idee di pochi che cozzano brutalmente con tradizioni ataviche ed  

 www.ilbollettinoirpino.blogspot.it

egoismi e viltà alimentano errori ed orrori insinuatisi profondamente nell’animo umano, incapace, ormai, di alcuna difesa.

Stativi buoni.

Roy