mercoledì 2 luglio 2014

Un Grillo da dimenticare...


Essere genovese evidentemente avvicina molto all'ideologia leghista, e per quanto ci possa ingolfare con  grandi denunce, forse sotto sotto, l' "Alberto da Giussano" a cinque stelle ha un sogno nel cassetto che ancora non ci è dato conoscere.

Intanto utilizza anche mafiosi calabresi, siciliani e campani per il suo progetto, deve confrontarsi ogni tanto con questa melma 'ndranghetista, pur di non rinunciare al sogno del suo  Casaleggio;

li sopporta e li supporta falsamente, visto che l'odio per il sud è esploso improvviso ed inaspettatamente.

Escusatio non petita, accusatio manifesta, recita una frase latina del '600 che indica la colpevolezza di chi si difende senza che nessuno gli muova un accusa: ribalto il significato per dire che sbavare acredine contro il sud Italia senza che ce ne fosse bisogno, è la prova provata di quanto cova nel suo animo, il povero tragi-comico ligure.

A volte una caduta, un colpo in testa, bastano a provocare anche cambiamenti di personalità, nel caso di specie, il risultato mortificante, oserei direi distruttivo per l'ego di un signore che si stava già comprando la Ferrari con i soldi che pensava d'aver vinto al super enalotto, delle scorse europee, hanno stravolto la psiche, evidentemente già debole, del nostro.

Luigi Di Maio e  Carlo Sibilia, sono campani come tanti altri parlamentari del profondo sud che ingrossano le fila del plotone a cinque stelle: quando il ridicolo nostro, nuotava nello stretto di Messina, gli andavano bene i voti dei mafiosi?

Mi chiedo ora che faranno i tanti camorristi sporchi delinquenti M5S che riempiono le Camere a Roma, faranno finta di niente per non perdere l'imperdibile, o cacceranno un paio di calcioni nel culone di questo stronzo genovese che dopo aver arringato spirito e corpo di poveri ragazzi speranzosi, si scopre che invece li usa e ne abusa?

Stativi buoni.
Roy