martedì 30 luglio 2013

Cecile Kyenge: ministro da dimenticare.


KYENGE PARLA E I CONSIGLIERI LEGHISTI LASCIANO L’AULA.

LEI: "ATTACCHI INTOLLERABILI, O SMETTONO O NON VADO ALLA FESTA DELLA LEGA".

UN ASSESSORE SU FB LA PARAGONA A UN GORILLA

A Cantù la Lega contesta il ministro Kyenge: 2 consiglieri del Carroccio abbandonano l’aula, un altro uscito dal movimento tempo fa, dà libero sfogo al razzismo: “Il lancio di banane? Meglio di quello di una noce di cocco”.

Lei minaccia Maroni di disertare la festa della Lega-Romagna sabato prossimo a Cervia... 

 

Oggi abbiamo appreso che l'ineffabile Cirino Pomicino,  il ministro Dc condannato per tutto, è stato nominato vice presidente delle Autostrade SpA...?...

Una donna di colore nero, nata da padre poligamo nella Repubblica Democratica del Congo, orgogliosa, a suo dire, della nascita e delle tradizioni condivise della sua gente, amica di qualcuno, diviene parlamentare della Repubblica italiana nelle fila del Pd che provvederà a farla nominare dal Pd Letta, ministro del suo governo.

Vorrei che si determinasse il sostantivo ministro, secondo la lingua italiana che non prevede 'la ministra' o 'la presidente' o, ancora, 'la consigliera'......

La signora, come spesso accade, avendo ricevuto l'investitura, ha pensato che questa fosse un riconoscimento divino,  e che pertanto, dovesse miracol mostrare.

La poverina, italiana perchè moglie di italiano, sfodera continuamente idee e proposte di legge, per meglio farci realizzare la sua natura soprannaturale.

Cecilia, invece, è una persona di intelligenza media, poco acculturata, almeno per la storia del nostro paese, e per quella dello ius soli che anticamente veniva adottato sporadicamente per poter effettuare censimenti più o meno veritieri.

Donare cittadinanze a tutto spiano solo perchè si calca il territorio di un Paese, è una forma riduttiva e mortificante del cittadino che per discendenza ha apportato il proprio contributo di vita, lavoro e cultura alla propria terra.

Gli Usa, il Canada, le Americhe latine si differenziano dai paesi europei che  hanno adottato lo Ius soli, per   qualche regola: i problemi di convivenza, intanto, sono visibilmente più profondi dei nostri.

In definitiva smettiamola con l'ipocrisia ed i tornaconto: non abbiamo bisogno di una legge sulla cittadinanza, di un pluripregiudicato vice presidente delle Autostrade, di un 'ministro' che minaccia di non andare dove nessuno la vuole e di una Lega razzista che chissà per quale prurito, invita alla  sua  festa il ministro congolese.

Vorremmo, invece, meno disoccupati, riduzione delle prebende parlamentari e dei pensionati d'oro, instaurazione del reddito di cittadinanza, che si annullassero le spese per armamenti e grandi opere e le banche, rinpinguate con il nostro denaro,  aprissero i forzieri  per aziende e piccoli imprenditori........

Stativi buoni.

Roy