martedì 6 settembre 2011

La CGIL unico sindacato

Alla fine c'è la Camusso e basta, gli altri sindacati si allineano, Bonanni, poi, è andato ad Avellino per la festa dell'illustre sconosciuto Giuditta, il cognato di Mastella, ma non si è confrontato con gli operai IRISBUS in sciopero da mesi: ma d'altra parte che avrebbe potuto dire se non di accettare supinamente le decisioni dei suoi compari della FIAT. Angeletti, altro oggetto strano, è una chimera con valutazioni altalenanti senza una linea precisa, delle quali facciamo volentieri a meno. Lo sciopero generale indetto è una forma di protesta che ha voluto far conoscere a tutti la situazione incontrollabile della politica italiana, un paese nel quale vanno difese in modo assoluto ed incontrovertibile le posizioni dei ricchi che, ovviamente, non porteranno nulla di buono. Il limone è stato spremuto, aumentando l'IVA, cioè la tassa sui consumi, si deprimerà contemporaneamente domanda ed offerta, i ricchi compreranno sotto costo ed il paese andrà allo sfascio. Tutti lo capiscono, in Francia sono gli stessi benestanti a chiedere di pagare una tassa di sostentamento per il paese, solo con Berlusconi non si riesce a capire che stiamo un passo dal baratro che accoglierà tutti: prima i poveri, ma dopo sarà triste anche per gli altri. Ha detto il 'ministro' Rotondi, altro unto dal Signore, che rimpiangeremo Silvio dopo un quarto d'ora: certo non c'è da stare allegri con il panorama di facce toste che ci circonda, ma perseverare è diabolico.
Stativi buoni.

Roy

Lo spread questo illustre sconosciuto

Uno spread incontrollabile, l’Italia sull’orlo della bancarotta con un governo che non vuole riconoscere la propria incapacità. Peggio di così non saprei descrivere una situazione drammatica che fino a poco tempo fa era rappresentata da Tremonti prima e Berlusconi poi, con toni enfatici di chi, gongolando, alla faccia degli uccelli del malaugurio che tiravano i piedi, è uscito dalla crisi, grazie al sistema bancario,…bla..bla, al governo di destra che ha saputo…bla..bla…: oggi ci declassano a livello della Grecia, i nostri amati ‘soci’ europei ci accusano e ci danno addosso. Questa bellissima unione con moneta unica ci sta dando tante soddisfazioni, vedrete che ne usciremo e vinceremo: Gheddafi fa lo stesso, sta con un piede nella fossa, ma continua a prendere per culo. Forse ce l’hanno nel sangue. Manco loro si accorgono più della pateticità delle asserzioni, ma il lato comico e che stiamo ancora ad ascoltarli.

Stativi buoni.

Roy