martedì 2 agosto 2011

IL Parlamento dei guitti

Abbiamo un popolo di buffoni che chiamiamo onorevoli e senatori, si accalcano davanti a telecamere e microfoni per enunciare il proprio sdegno per l’incapacità di questo o quello, badando bene di escludersi dal novero; hanno tutti una morale particolare che li esime anche dalla minima colpa, trasecolano se un giudice li accusa, sono innocenti ed assolutamente vittime della cosiddetta macchina del fango che di per sé li assolve da ogni delitto solo in virtù di essere atta a sporcare indebitamente, comunque sono... ‘sereni’... Insomma cadono dalle nuvole, si commuovono e muovono persino la lacrima come Verdini oggi in aula salvato dai suoi accoliti, o il Marco nazionale, noto ‘amichetto’ di Giulio nostro, che con voce rotta dall’emozione, proclamava, leggendo, la propria assoluta innocenza. Siamo alle comiche finali, circondati da una manica di lestofanti: il lupo pregava il sacerdote al quale stava confessando i peccati di strage ovina, di darsi una mossa perché stava passando un gregge. Se ne fottono della crisi, dei default, dei disoccupati, della fame, del dolore e di tutti i cazzi che ci girano per la testa mandandoci al manicomio. Dopo aver proposto di lavorare ad agosto, pensate, riflettendoci bene, perchè simili proposte siano una volta per tutte messe fuorilegge, gli scellerati hanno pensato di andare in ferie dal 3 agosto al 12 settembre…come a scuola. Che dire, se dovesse accadere un attacco alla borsa o un problema di terrorismo, restiamo, come già siamo, nelle mani di Dio.

Stativi buoni.

Roy