venerdì 5 novembre 2010

Il Veneto e Berlusconi

In quest'ultimo fine settimana è accaduto l'apocalisse, il maltempo ha colpito il fortissimo nord, il nord federale che tutto risolve da sé e che, in ginocchio, chiede aiuto come noi poveri meridionali;
certo loro si sono affrettati a chiarire che hanno fatto per bene ogni cosa mentre il governo, lo stesso del governatore Zaia, fino ad ieri ministro, non ha reagito puntualmente. Questi signori più di altri politici e politicanti che si avvicendano nei vari governi, hanno "na facc'ecuorno" come non mai: pensate che Berlusconi ancora caldo del caso Ruby, si è affrettato ad approvare una legge sulla prostituzione...sic! e Zaia che ha schifato fino ad ieri gli extracomunitari, gli stessi che stanno aiutando i nordici sconfitti, e i meridionali sempre pronti alla questua, quest'uomo di governo, si lamenta di se stesso facendo finta di nulla. Ognuno sconfessa quanto ha asserito due minuti prima, e se mi è permesso, vorrei dire che questi ladroni non sanno manco rubare. Li hanno scoperti tutti, si sono creati i problemi da soli ed ancora filosofeggiano.
Il governo nato sotto auspici inimmaginabili, dopo una legge elettorale nefanda da stato dittatoriale, con una maggioranza alla camera mai esistita nella storia repubblicana, è riuscito a scalzare sé stesso da una situazione di potere a prova di bomba: lo stato di grazia era così evidente che si era perso il gusto del rischio e quindi si è voluto creare il nemico dal nulla e distruggere quanto costruito. Ma che bravi, visto che Fini privo d'importanza e visibilità si agitava perchè spogliato del diritto di contare, lo estromettono cruentemente dal PDL creando il martire alla riscossa. Da qui in avanti gli errori sempre più marchiani di Berlusconi che aggiunge acqua bollente all' acqua calda.
Piccolo consiglio: Silviù fai l'ometto, rinnega te stesso se vuoi governare, ma se vai alle urne dopo quanto hai combinato fino ad ora, non sarai mai più nessuno.
Se mi sbaglio lo vedremo.
Stativi buoni.

Roy