martedì 13 marzo 2012

Ma quando ci stancheremo?


L’Italia dei Minzolini ha fatto flop. Vi ‘spieco’, diceva Abbatantuono: Augusto Minzolini, secondo la moda dei Martone, del papà, o del governo, venne ‘toccato’ dal cavaliere nostro, direttore di Rai 1. Questo Emilio Fede dell’ultima ora, ripulito e ringiovanito, recitava le quotidiane orazioni a s. Silvio nostro da Arcore, riuscendo, primo tra tutti, a far inabissare gli ascolti del TG1: mai accaduto, ma il nostro campione ha superato se stesso, determinando un primato, insieme alla rimozione da direttore per peculato. Al povero, anche nell’abbigliamento, giornalista di Servizio Pubblico di Santoro, rispondeva con arrogante saccenza, dopo il diniego del tribunale alla sua ‘sacrosanta’ richiesta di riassunzione immediata: salvi per merito di un magistrato illuminato. Ora, in quest’Italia del ‘sono cazzi degli altri’, Monti , sempre al 61% nel gradimento di questo popolo marziano, ha determinato la rinascita, delle banche, mai tanto rimpinguate dal caro Draghi, ignorando un’evidenza così drammatica che non capisco quale sia il piano di questi sapientoni. I consumi sono tornati indietro di trenta anni, ma il Tesoro colloca i suoi Bot, lo Stato si rifinanzia, la casta potrà attingere. Bel colpo, ma ognuno di noi sogna la botta di culo alla Minzolini, per uscire dalla crisi, perché oramai, pensare di risolvere con il lavoro è un sogno.

Stativi buoni.

Roy