sabato 22 agosto 2015

Casamonica, il ministro Poletti, Alemanno e Ozzimo, consigliere romano del Pd...

Il funerale di Vittorio Casamonica è stato la cartina di tornasole di quello che è Roma, di quello che è l’Italia.

Nessuno sapeva, nessuno immaginava, poi si scopre che magistrati indecenti hanno contribuito all’evento e che i Carabinieri erano a conoscenza di ogni cosa…!

Connivenze, abusi, strafottenza, scarso senso del decoro, ma ciò che è più grave, dello Stato, ormai immaginato come una mucca da mungere a piene mani, sempre e solo questo: l’amor di Patria non so se sia mai esistito, ma oggi è certamente un sentimento fuori luogo.

Il parroco conosceva Vittorio, un fedele, non il malavitoso, timorato di Dio, ma non del crimine, che però chissà quanto ha fruttato nelle tasche del povero prete, con l’ufficio funerario.

Welby, invece, morto per eutanasia, lo conosceva tanto bene da espellerlo dai sacramenti.

Il sindaco Marino era in vacanza, il Prefetto Gabrielli era impegnato, i Carabinieri stavano facendo, la Polizia Municipale aveva altro per la testa, e quella di Stato, certamente indaffarata con operazioni importantissime in corso.

Angelino Alfano, il nostro eroe, il ministro dell’Interno meno informato al mondo, non c’era, e se c’era non ha visto, e se ha visto…non ha capito.

Tutti mentono, tanti fanno un lavoro che non gli compete, molti sono amici degli amici, ed intanto l’Italia va a puttane.

Ah, pensate, Matteo Renzi è preoccupato della figuraccia fatta all’estero: caro primo ministro (macchietta), il suo atteggiamento rilassato con le gambe accavallate davanti agli Imperatori del Giappone, che molto dignitosamente, subivano senza battere ciglio, la sua volgarità, crede che c’abbiano fatto fare un figurone a  livello internazionale…?

 www.ilbollettinoirpino.blogspot.it

Dalle mie parti si dice: ‘o pesce puzz’a ‘ra cap’e, nel senso che dovremmo incominciare ad azzerare tutto, per ricominciare daccapo, perché, ormai, non abbiamo più nulla da restaurare…!

Stativi buoni.

Roy