mercoledì 24 agosto 2011

Agosto 2010: Gheddafi a Roma

Ed ora a chi farà il baciamani? Se fossimo inglesi, francesi o di qualunque altro paese mondiale libero, chi avrebbe perdonato il proprio 1° ministro per un’azione tanto servile e per la successiva, immediata, vigliaccheria? Sono costernato, un criminale rifiuta mille possibili uscite di scena offertegli, con una dignità che ci fa quasi dimenticare le vili azioni di morte perpetrate al suo paese: Gheddafi è parecchio meglio di un cialtrone qual è questo essere strano che ci governa. Continua al crepuscolo della sua esistenza politica, a cercare di colpire i poveri ed i meno abbienti, pur di salvare le molliche del suo impero: in Francia hanno affisso un manifesto con su scritto ‘TASSACI’, a cura di un gruppo di ricchi che vorrebbero dare un contributo tangibile per la ripresa dell’economia transalpina. Ogni umano degno della definizione, a un certo punto della propria vita sente una spinta interiore che gli fa capire quanto futile sia la ricerca del bene materiale, privo di un ritorno gratificante, e quale grandiosa sensazione di benessere, difficile da spiegare, dia la giustizia delle cose e l’amore per chi chiede. L’Italia dell’amore non esiste per una malattia che si è insinuata nella mente e nello spirito di questo paese: Berlusconi.

Stativi buoni.

Roy