giovedì 14 febbraio 2013

Il Padre Nostro...

Ho attaccato più volte il Vaticano ed il clero, ed anche il Papa: la gratuità delle benedizioni si scontrava con le esigenze reali e materiali della gente; non tollero lo sfarzo e la voglia di impressionare con la ricchezza ed il potere.
La contaddittorietà delle azioni, la scarsa propensione alla Carità, la volgarità del 'fate come dico non come faccio', mi indigna.
Oggi, però, invece de 'l'avevo detto', mi sale un groppo alla gola, la tragedia innescata da Benedetto XVI°, mi deprime: mi lascia attonito.
Sono un credente, un fervente credente, credo in Dio e credo che il Papa sia Lui in terra. L'uomo che racchiude lo Spirito risulta la parte debole, ma il Signore ha voluto indicare anche nelle menti bacate dei Cardinali al voto, il nome di Joseph Ratzinger: noi pensiamo, loro pensano che l'abbiano scelto, ma non è così: Paolo da  persecutore dei cristiani diviene Apostolo.
Il Papa è la presenza di Tutto, è la certezza che quando il peccato sembra stia avendo il sopravvento, un riferimento certo ci aiuta nella Fede e la nostra vita riaggancia la verità.
Oggi senza  Sua Santità mi domando che sarà della nostra esistenza; chi aiuterà con la preghiera e la sola presenza, un mondo tendenzialmente autodistruttivo?
Ho creduto in Giovanni Paolo II, tant'è che ho fatto 12 ore di fila ininterrotte con problemi fisici che non mi avrebbero consentito in altre occasioni, neanche un'ora. Fui meravigliato, tutto quanto non era nelle mie possibilità, divenne semplice, lui era lì nella bara: dovevo vederlo!
Il nuovo Papa ci rasserenò, la presenza era la continuazione di una Santità che si era rallentata perchè l'uomo è mortale, era comprensibile, ma lo Spirito Santo aveva indicato! Ero salvo,  la mia piccola essenza di umano aveva nuovamente valore: Dio era con noi. Ma ora succede che Sua Santità si 'dimette'...come è possibile?...Che significa...? Ogni certezza è in discussione, o è la prova finale di una Volontà che è stanca di noi?
Stativi buoni.
Roy