venerdì 24 maggio 2013

Deo agimus gratias...!...

Politecnico mi

LA LINGUA DELL’UNIVERSITÀ CONTINUERÀ A ESSERE QUELLA DI DANTE: IL TAR BOCCIA L’INGLESE AL POLITECNICO DI MILANO

Il rettore del Politecnico di Milano aveva stabilito l’uso esclusivo della lingua inglese per internazionalizzare l’università - La protesta feroce di studenti e professori è arrivata al Tar che ha deciso di bloccare il provvedimento…

Il rettore Giovanni Azzone era pronto a escludere l'italiano dalle lauree specialistiche e dai dottorati, «per un ateneo internazionale», «per formare professionisti pronti per un mercato globale». È di un anno fa la delibera del senato accademico sull'uso esclusivo dell'inglese annullata ieri. E lo scontro era stato immediato. Subito gli appelli contro, firmati da trecento professori del Politecnico, un fronte trasversale da ingegneria ad architettura.

L'opera distruttiva della Nazione è iniziata da tempo in Italia.
L'amore idiota ed esterofilo di quanto fosse generatore di barbarismi linguistici, ha prodotto una stupida e cieca corsa verso tutto quanto fosse diverso dalla lingua italiana, così difficile, ad uso esclusivo di chi si impegna.

In tempi secolarizzati dalla ricerca modaiola delle frasi e  le parole inglesi che spiegassero una locazione, un aperitivo, un incontro, dà un senso compiuto alle coscienze sterili, delle cose.

Sentirsi all'altezza del momento e del contesto, poter giudicare con sufficienza chi non capisce o non vuole capire modi di dire omologati, rende sempre più vuota e disonesta una società sgretolata, con riferimenti sbagliati.

Per le anime sconsolate: ripensate all'ordinarietà delle espressioni mutuate, per non lamentarvi, poi, della scarsa considerazione di cui godiamo all'estero.

Stativi buoni.
Roy